Considerata la sospensione delle lezioni negli istituti scolastici a causa del coronavirus non è detto che l’attività didattica, almeno parzialmente possa proseguire. Se non si corre ai ripari i discenti di tutti i gradi perderanno migliaia di ore di lezione. Di fronte all’emergenza che sta colpendo in tutta la sua gravità molti Paesi europei, tra cui in particolare l’Italia, ma che è ormai una certezza si aggraverà anche in Slovenia, è possibile che il sistema scuola, come sta già avvenendo in parte in Italia, organizzi diversamente il processo didattico, anche sulla base della solidarietà e della collaborazione fra istituti scolastici. Insegnare a distanza è infatti possibile, in questo la tecnologia viene in supporto e il resto possono farlo la creatività e la competenza di tanti docenti e dirigenti scolastici. Ad offrire l’appoggio necessario sul campo è stata in Italia la recente iniziativa della rivista specializzata Tuttoscuola, che attualmente sta cercando di dare una risposta concreta e immediata ai tanti studenti costretti a stare a casa. L’idea è di raccogliere le migliori energie e le tante modalità attraverso le quali i ragazzi possono imparare pur stando a casa dando supporto alla scuola, al Ministero dell’Istruzione e alle istituzioni coinvolte affinché la situazione di emergenza possa comunque trovare la forza di una reazione collettiva e solidale. Potrebbe essere un’ipotesi di lavoro per la realtà che ci accingiamo ad affrontare anche in Slovenia.

Miro Dellore

Foto: Radio Capodistria/Alberto Cernaz
Foto: Radio Capodistria/Alberto Cernaz