E' iniziata oggi in Afghanistan la campagna elettorale per le elezioni presidenziali in un clima di insicurezza che attraversa il paese asiatico. Sono 18 i candidati che si presenteranno al voto in programma il 28 settembre prossimo. Imponenti sono le misure di sicurezza predisposte per proteggere i candidati, e il governo ha mobilitato un migliaio di agenti di polizia. Nonostante ciò un attentato ha causato 20 morti nella capitale Kabul. Tra i candidati al prossimo mandato presidenziale il presidente uscente Ghani, il responsabile per il governo di unità nazionale Abdullah e l'ex consigliere alla sicurezza nazionale Atmar. Rinviate già 2 volte nell'anno in corso, le elezioni saranno una dura prova per l'organizzazione e la sicurezza per il governo Ghani, salito al potere nel 2014 dopo una violenta campagna elettorale seguita da accuse di brogli. Intanto un funzionario afghano ha reso noto che il governo terrà i primi negoziati diretti con i talebani in un incontro previsto nelle prossime 2 settimane. Diplomatici statunitensi hanno avuto colloqui per mesi con i talebani per pianificare le scadenze per il ritiro delle forze straniere in cambio di garanzie di sicurezza, ma il governo di Kabul è stato tenuto al di fuori delle discussioni perchè accusato dai talebani di essere un esecutivo di pupazzi. Nell'attacco che ha aperto la campagna elettorale l'obiettivo è stato il movimento politico dell'ex ministro dell'interno Saleh, candidato alla vice presidenza come secondo di Ghani, ed oltre alle vittime i feriti sono stati una cinquantina. Saleh è stato l'ex capo dell'intelligence afghana ed è rimasto leggermente ferito. Nessun gruppo finora ha rivendicato l'attacco, avvenuto nel centro di Kabul, ed ha rimesso in evidenza la difficoltà di mantenere la sicurezza. Secondo gli inquirenti un attentatore suicida a bordo della sua vettura si è fatto esplodere ad un posto di blocco aprendo la strada a 3 terroristi che sono entrati nel palazzo dove si trovava Saleh.

Franco de Stefani

Foto: Reuters
Foto: Reuters