Foto: Folkest
Foto: Folkest

Folkest torna a Capodistria grazie alla collaborazione con l'Associazione AIAS e la CAN di Capodistria. Anche quest'anno 3 giornate, il 21, 22 e 23 luglio, con un intenso programma comprendente significativi gruppi locali e importanti nomi italiani legati da un fil rouge, cantare in dialetto, per un trentennale di Folkest a Capodistria davvero speciale.

Roberto Colussi dell'AIAS ci presenta le tappe capodistriane. "Inizieremo con un gruppo sloveno proveniente da Novo Mesto che si chiama Poseben gušt etno banda. Il gruppo ha preso le liriche di Iztok Mlakar e le ha messe in musica. Fa uno spettacolo, a mio modo di vedere, molto bello e molto suggestivo, partendo proprio dalle liriche scritte in dialetto da Iztok Mlakar. Lui è nativo di Postumia, usa questo dielatto un po' caratteristico. Proseguiremo la sera dopo, sabato 22 luglio, sempre sullo stesso filone, ci sarà Piero Pocecco, musicista connazionale che ha una lunga carriera musicale in vari gruppi. Per la prima volta nella sua carriera si cimenta con il dialetto istro veneto. Presenterà il suo ultimo disco Emosioni istriane. Chiudendo il 23 luglio, avremo l'occasione di ascoltare quello che è considerato oggi il più grande trombettista italiano Roy Paci, siciliano. Lui canta in siciliano, oltre che in italiano, quindi ecco che si completa questo trittico capodistriano con una caratteristica comune. Roy Paci penso lo conoscono tutti e si presenterà a Capodistria con il suo gruppo storico gli Aretuska." (ld)