Potrà sembrare curioso che la Slovenia, Paese a larga maggioranza cattolica, in cui i protestanti non arrivano al 2% della popolazione, ricordi, con una festività nazionale istituita nel 1992, la ricorrenza dell'affissione delle tesi di Martin Lutero sulla porta del duomo di Wittenberg, il 31 ottobre 1517, data convenzionale di inizio della Riforma luterana.

La spiegazione è nella storia degli sloveni, che considerata la mancanza nel tempo di uno stato unitario, hanno trovato nella lingua, nella cultura, nel libro, lo strumento per definirsi popolo.

Uno dei capisaldi della fede riformata era quello di consentire ai fedeli la lettura personale delle Sacre Scritture, nella lingua d'uso comune.

Il protestantesimo, in questo modo, rafforzò significativamente le varie lingue nazionali, e permise l'affermazione di altre, come lo sloveno, che in precedenza avevano avuto un uso scritto molto limitato. Il personaggio chiave della Riforma in terra slovena è Primož Trubar, vissuto fra il 1508 e il 1586, discepolo del vescovo di Trieste Pietro Bonomo che lo ordinò sacerdote, e che nel 1550 pubblica in Germania il Catechismus e l'Abecedarium: i primi due libri sloveni in assoluto.

Nella seconda metà del secolo escono anche la prima traduzione della Bibbia ad opera di Jurij Dalmatin (1584) e la prima grammatica slovena di Adam Bohorič. L'ortografia da lui fissata (la cosiddetta bohoričica) rimase in vigore fino all'Ottocento. Importante anche l'opera di Sebastijan Krelj, di Vipacco, autore di una Bibbia "per bambini" in cinque lingue, sloveno, croato, tedesco, latino e italiano. Dal 1550 al 1595 Trubar e i suoi discepoli fecero stampare più di cinquanta volumi in sloveno.

Accanto a questo fervore editoriale occorre ricordare l'azione esercitata dalle scuole e l'introduzione del nuovo rito cristiano in molte chiese, che favorisce anch'esso l'uso della lingua slovena.

Sarà solo una parentesi: con l'avvio della Controriforma l'impiego dello sloveno scritto fu praticamente impedito per un secolo, ma il seme era stato gettato e non sarebbe andato perduto.

L'Abecedarium di Primož Trubar(1508 - 1586), ricordato come il padre dello sloveno scritto
L'Abecedarium di Primož Trubar(1508 - 1586), ricordato come il padre dello sloveno scritto