C'era una volta un piccolo ... "Principe!", dirà qualcuno. Invece no. C'era una volta un piccolo pane, rimasto invenduto, solo soletto sullo scaffale a fine giornata.
Che fare? Aspettare di essere buttato? "Se nessuno mi vuole comprare, allora me ne andrò e darò da mangiare agli affamati", si disse, e così fece. Cammina cammina, incontrò persone e animali, e alla fine del piccolo pane non era rimasta che una briciola. Ma ecco che entra in scena una topina, e con lievito e farina lo fa tornare tale quale era prima.

Questa favola moderna, che invita i più piccoli a riflettere sul significato della generosità e dell'altruismo, ma anche sull'importanza di non sprecare il cibo, è un fortunato racconto del 2011 dell'autrice slovena Tatjana Jamnik Pocajt che viene ora riproposto dalla Biblioteca civica di Isola in un doppia traduzione, in italiano e in dialetto isolano.

"Il libro 'Il piccolo pane andò per il mondo' veicola un messaggio prezioso, com'è prezioso il fatto che tra sloveno e italiano abbia trovato posto anche il dialetto, un contributo alla conservazione del patrimonio culturale locale", ha evidenziato a Palazzo Manzioli la direttrice della Biblioteca, Marina Hrs.

Un'iniziativa editoriale a misura della traduttrice, Dorina Beržan, che della parlata veneta isolana è con i suoi versi in dialetto una nota cultrice, e che firma entrambe le versioni. L'importanza di far arrivare ai bambini questa favola anche in dialetto? "Mi sembra molto importante. È essenziale che del dialetto rimanga una documentazione scritta, come testimonianza della cultura istroveneta".

Primissima edizione trilingue della Biblioteca di Isola, il libro - corredato dalle belle illustrazioni di Daša Simčič - contiene all'interno anche due codici QR per ascoltare il racconto, a cui dà voce, in italiano e in dialetto, la stessa Dorina Beržan.

Al centro della foto (Il Mandracchio) la traduttrice Dorina Beržan
Al centro della foto (Il Mandracchio) la traduttrice Dorina Beržan