Amministrative Pirano Foto: Radio Capodistria
Amministrative Pirano Foto: Radio Capodistria

Terzo confronto elettorale dei candidati sindaci questa mattina negli studi di radio Capodistria. Ospiti della trasmissione condotta da Stefano Lusa, Caporedattore del programma informativo, gli aspiranti alla carica di primo cittadino del Comune di Pirano. Dei complessivi tredici candidati, al confronto, hanno preso parte in nove, assenti, Zlatka Olah, candidata del Partito del Popolo Sloveno, l'indipendente Mihael Tomše, Dušan Olaj degli Sd e Martel Antoni Santinni del Movimento Resni.ca-Verità'.

Nel corso del confronto, ancora una volta, è emerso che le problematiche della municipalità piranese da decenni ormai soltanto si sommano e si aggiungono a quelle croniche, come la mancanza di parcheggi, una chiara visione di sviluppo del centro storico, ma altresì un progresso di Portorose come nucleo turistico, e ancora di Santa Lucia conglomerato di tre mila persone, ridotto a dormitorio senza un vero e proprio centro culturale, alla necessità di trovare una soluzione alle esigenze abitative dei giovani, per non parlare dell'entroterra di Pirano, dove le infrastrutture sono carenti.
Il sindaco uscente Đenio Zadković si è detto soddisfatto del lavoro svolto, e di aver sempre rispettato la legalità e i valori morali anche se molto resta ancora da fare. Ha sottolineato l'ottima collaborazione che si è instaurata con i rappresentanti della Comunità Nazionale italiana, e in merito al ripristino dello storico toponimo di Santa Lucia si è detto favorevole ad un eventuale referendum.
La connazionale Manuela Rojec candidata del Movimento Svoboda-Libertà, ha ribadito che prima di agire bisogna trovare una soluzione ai problemi e il Comune ne ha tanti e sono specifici. Bisogna fare una netta distinzione tra singole realtà. Al tempo stesso si è detta convinta che il comune ha potenzialità molto grandi, solo abbisogna di un maggior coordinamento. Rojec ha ricordato che il ripristino del toponimo Santa Lucia è da 30 anni tema di discussione. Le ha fatto eco Vojko Jevševar degli SDS, etichettandolo come un problema politico, ingigantito da una certa sinistra retriva ma altresì precisando si tratti di una questione risolvibile, come del resto altri problemi. Serve solo, così Jevševar, dare spazio ai cittadini perché si esprimano in piena autonomia.
Kristijan Cerovac, del Movimento per il Comune di Pirano sostenendo il ripristino del Toponimo Santa Lucia, ha detto che la questione è servita per distogliere l'attenzione su altri problemi ben più pressanti come lo sviluppo della piccola imprenditoria e il turismo e alle esigenze abitative dei giovani. Punti questi condivisi anche dal connazionale Onelio Bernetić del partito Oljka, imprenditore di Santa Lucia, ha detto sottolineato come negli ultimi anni i cittadini siano stati messi in disparte in merito a molte tematiche.
Andrej Korenika, ha rimarcato come il comune di Pirano negli ultimi anni sia preda di gruppi d'interesse che monopolizzano il suo operato. Riguardo al ripristino del nome Santa Lucia, Korenika ha detto che la questione è stata presentata come un'imposizione politica e di essere dell'avviso vada risolta con un referendum.
Più pragmatico Gašpar Gašpar Mišič, che sostiene a Pirano manchi una cultura del dialogo, una maggiore corrispondenza con i cittadini e una maggiore efficienza dei servizi e delle infrastrutture. Per Mišič, inoltre, la presenza della Comunità nazionale sul territorio è un valore aggiunto.
Sulla stessa linea Robert Fakin, il territorio abbisogna di una struttura specifica come specifica è la sua struttura morfologica e sociale, quest'ultima multiculturale e multietnica. Anche secondo Fakin il ripristino del toponimo Santa Lucia è stato politicizzato e va ripristinato.
Visione condivisa anche da Kristijan Cerovac del Movimento per il Comune di Pirano, che ha ricordato - "Il centro storico oltre al problema dei parcheggi si deve confrontare anche con la povertà di molti suoi abitanti.
Infine, Danilo Milharčič del Partito popolare, marginando la questione del ripristino del toponimo Santa Lucia, pena l'abbandono del confronto, ha parlato della necessità di infrastrutture, rete idrica, collegamenti stradali e corrente elettrica.

Corrado Cimador