"La crescita sommessa e l'allentamento di bilancio intaccheranno i conti pubblici, con deficit e debito che saliranno fortemente".
È un giudizio severo quello che giunge dall’atteso rapporto della Commissione europea sulle previsioni economiche sull'Italia: in un generale quadro d’instabilità dell’economia del continente, l’Italia risulta essere uno dei paesi con maggiori difficoltà.
Le stime di crescita sono state tagliate passando dall'uno allo 0,9 per cento nel 2018, dallo 0,2 allo 0,1 per l’anno in corso, e dallo 0,8 allo 0,7 nel 2020, il tutto nonostante la “tenue ripresa" del secondo semestre 2019. L’impatto del reddito di cittadinanza non riuscirà a controbilanciare il peggioramento del mercato del lavoro, con una conseguente contrazione della spesa.
Salgono invece le stime di deficit e debito: il deficit è stato stimato al 2,5 per cento nel 2019 e al 3,5 nel 2020, mentre il debito s’impenna al 133,7 per cento quest'anno e al 135,2 il prossimo, contro una stima d’autunno di 131 e 131,1 per cento.
In genere l’Italia si conferma all’ultimo posto in Europa per la crescita, seguita dalla Germania a 0,5.
I dati, che hanno generato un’immediata impennata dello spread fra Btp e Bund, sono stati commentati dal ministro italiano dell'Economia, Giovanni Tria. "Per le previsioni dell'Italia - ha detto - tendo a confermare quanto abbiamo già scritto: molto dipenderà anche dall'evoluzione dello scenario internazionale".
Tria ha anche affermato di non temere una messa in guardia da parte dell'Unione europea.


Alessandro Martegani


Komisarka Jourova je dodala, da bo Bruselj še naprej spremljal zakonodajo v več državah, tudi v ZDA in Rusiji. Foto: Reuters
Komisarka Jourova je dodala, da bo Bruselj še naprej spremljal zakonodajo v več državah, tudi v ZDA in Rusiji. Foto: Reuters