Foto: EPA
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In Italia tra pochi giorni, il 31 marzo, si concluderà lo stato di emergenza e nel volgere di poche settimane si arriverà anche allo stop del Green pass e dell'uso delle mascherine. Più che un ritorno alla normalità si tratterà di una nuova fase, quella della convivenza con il virus, che continua ampiamente a circolare nel paese. Tramonta anche il sistema dei colori per i territori, ma proseguirà il monitoraggio e di fatto non ci saranno più le quarantene, sostituite dall'autosorveglianza.

Il Green pass base non sarà più necessario per entrare negli uffici pubblici, nei negozi, nelle banche, alle poste o dal tabaccaio. Per la ristorazione al chiuso, al banco o al tavolo, servirà il pass base. Stop al certificato anche sui bus e in generale sui mezzi di trasporto pubblico locale, dove proseguirà l'obbligo di indossare le mascherine fino al 30 aprile.

Dal primo aprile decade, inoltre, il limite alle capienze nelle strutture e dunque anche negli stadi e nei palazzetti dello sport, dove per accedere sarà richiesto il Green pass base e sarà possibile occupare il 100% dei posti.

Nuove regole anche per la scuola: andranno in Dad solo i positivi, se i contagi in classe sono più di 4, si farà comunque lezione in presenza ma tutti dovranno indossare la mascherina Ffp2 per 10 giorni (normalmente è obbligatoria quella chirurgica). Gli insegnanti non vaccinati potranno andare a scuola, ma non insegnare. Non vengono più lasciati senza stipendio nemmeno gli irriducibili contrari al vaccino, operatori sanitari esclusi.

Dal 1° maggio oltre a terminare l'obbligo del Green pass quasi ovunque non ci sarà più nemmeno l'obbligo delle mascherine nei luoghi al chiuso e sui mezzi di trasporto. Successivamente, dal 15 giugno, decade l'obbligo vaccinale per il personale scolastico, militari, agenti di polizia e soccorso pubblico, polizia locale e similari.

Dal 30 giugno stop anche allo smart working nel settore privato.

Infine, dopo il 31 dicembre non ci sarà più l'obbligo vaccinale nemmeno per il personale sanitario e delle Residenze sanitarie assistenziali e non servirà più il Super Green pass per le visite da parte di familiari e visitatori alle persone ricoverate all'interno di ospedali e rsa.

Davide Fifaco