A tenere banco a Isola è però la situazione che riguarda la Scuola elementare italiana "Dante Alighieri" di Isola. Simona Angelini, Preside della scuola viene accusata da alcuni dipendenti dell'istituto scolastico e dell'asilo di mobbing, nepotismo e irregolarità nelle assunzioni. Il Comune è in attesa dei risultati delle indagini in corso, condotte dall'ispettorato preposto. Il sindaco Danilo Markočič si dice molto preoccupato da quanto sta accadendo alla scuola elementare: "Il Comune ne è cofondatore e di conseguenza abbiamo un nostro rappresentante negli organi scolastici. Il Consiglio comunale come sappiamo deve dare il suo consenso alla nomina del direttore. Sono preoccupato dall’inefficienza dimostrato dal consiglio scolastico incapace di portare a termine determinate pratiche. Sono loro i responsabili e di conseguenza hanno l’obbligo di portare le procedure a termine. Se non si ritengono in grado di prendere delle decisioni allora devono essere sostituiti. In veste di sindaco sono rammaricato e preoccupato. Stiamo perdendo tempo con questioni politiche e le relazioni interpersonali invece di concentrare le nostre forze per il bene dei bambini".

La Preside che respinge fermamente le accuse e si dice pronta a lasciare l'incarico se la sua responsabilità verrà dimostrata. Ma a Isola a tenere banco è soprattutto la vicenda legata alla causa persa dal comune ed il conseguente risarcimento di un milione e 900 mila euro, interessi inclusi, che il comune dovrà sborsare all'azienda stiriana R Mercuri. La vicenda risale al 2007. L'azienda aveva acquistato un immobile dal comune con il quale aveva intenzione di ricavarne del profitto, ma con la modifica del piano regolatore e precisamente della modifica della destinazione d'uso dell'immobile, l'imprenditore è stato danneggiato per una somma di un milione e 900 mila euro. Questa cifra metterebbe in crisi di liquidità il Comune. Markočič sarebbe intenzionato a saldare il debito con la vendita di sette appezzamenti terrieri che si trovano a Šared. La vendita di questi appezzamenti potrebbe fare entrare nelle casse però non più di 800 mila euro: "La sentenza è esecutiva. Al Comune - precisa Markočič - stiamo lavorando all’approvazione del bilancio che ci permetterà di risolvere questo problema. In questo momento abbiamo tra le mani l’udienza che stabilirà con precisione la decisone che verrà presa dal Tribunale. Sono preoccupato dal fatto che questa sentenza esecutiva potrebbe rappresentare una prassi giuridica per tutti i comuni. Si tratta di un precedente che necessita di un approccio standardizzato della prassi giuridica".

Foto: Jaka Ivančič
Foto: Jaka Ivančič

Dionizij Botter