I tempi sono difficili, ma la Settimana della cucina italiana nel mondo non manca all'appuntamento. Anche quest'anno il governo italiano ha lanciato l'iniziativa, che
riprendendo il cammino aperto con Expo 2015 mira a promuovere, all'estero, l'agroalimentare e la cucina italiana di qualità, segni distintivi del "marchio Italia". La quinta edizione, che si apre oggi, può contare su centinaia di eventi, che esalteranno in modo particolare il rapporto essenziale che lega il patrimonio gastronomico italiano e i suoi territori di origine, a duecento anni dalla nascita di Pellegrino Artusi, padre della cucina domestica italiana e autore di un manuale ancora di straordinaria attualità per la filosofia che ne è alla base: filiera corta, prodotti di stagione, niente sprechi, materiali di alta qualità. Un importante messaggio che la manifestazione vuole trasmettere in questo 2020 funestato dalla pandemia è il valore della dieta mediterranea, vista anche come strumento di difesa contro la possibilità di ammalarsi. "Il modello alimentare italiano, fondato proprio sulla dieta mediterranea che dal 2010 è patrimonio Unesco - sottolinea l'ambasciatore d'Italia a Lubiana Carlo Campanile - è studiato e ammirato ovunque anche per i benefici alla salute. L'Italia - ricorda l'ambasciatore - è seconda al mondo come indice di salute generale e terza per longevita' e minor obesita' in area OCSE". Per l'emergenza sanitaria la Settimana della cucina italiana a Lubiana, organizzata in collaborazione con l'agenzia ICE e l'Istituto italiano di cultura, si svolgerà sul web. Al centro del programma alcune masterclass per gli studenti di biotecnologie, che potranno assistere da remoto alla preparazione di piatti tipici di diverse regioni italiane. Prevista, inoltre, la messa online di video realizzati dalla rinomata Italian Chef Academy di Roma. (ornella rossetto)

Foto ice.it
Foto ice.it