La Holding statale ha concluso il processo di privatizzazione della Nova Ljubljanska Banka. Oggi ha ceduto il rimanente 10 per cento della proprietà meno una azione, per un ammontare di 109,5 milioni di euro. Lo stato, con il 25 per cento più una azione, resta il maggiore azionista singolo della NLB. La privatizzazione del principale istituto di credito sloveno rientrava nell'impegno assunto da Lubiana in cambio del nullaosta della commissione europea gli aiuti di stato per il salvataggio della Banca, a fine 2013. Giunge al termine una delle privatizzazioni di maggiore portata e più complesse, ridando la possibilità alla NLB di operare con la massima efficienza sul mercato interno e su quelli dell'Europa sudorientale, garantendo nel contempo un'adeguata competitività con gli altri istituti di credito. Ricordiamo che con la privatizzazione e la ripartizione degli utili lo stato ha incassato finora 1,21 miliardi di euro; per la ricapitalizzazione durante il processo di sanamento a fine 2013 aveva stanziato 1,55 miliardi.
Intanto oggi torna a riunirsi il consiglio di vigilanza della Holding statale che gestisce anche la vendita della Abanka. Lunedi i lavori erano stati aggiornati, vista la complessità dell'operazione. Resta da stabilire se sarà la Holding a decidere in merito alle offerte pervenute per l'acquisto dell'istituto di credito o se invece la responsabilità verrà trasferita al governo, come assemblea della Holding stessa. A quanto sembra sono pervenute quattro offerte, per circa 400 milioni di euro, una cifra superiore a quella stanziata dallo stato a fine 2013 per sanare la Abanka, nel quadro della maxioperazione di salvataggio del sistema bancario sloveno.

Delio Dessardo

Foto: BoBo
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