Foto: Reuters
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Crescita del prodotto interno lordo del 4,6 percento nel primo trimestre 2018, a cui si aggiunge il più forte incremento dei consumi interni dal 2008, anno dello scoppio della crisi economica e finanziaria mondiale. Dati incoraggianti, che riguardano tutti i comparti, compresi gli investimenti nel settore edile, il più penalizzato negli anni della recessione, per la stretta sui crediti. L'ufficio per le analisi macroeconomiche e lo sviluppo rileva che la crescita del PIL sloveno risulta nettamente superiore alla media dell'Unione Europea, nonostante un leggero freno alle esportazioni. Ricorderemo che qualche giorno fa l'OCSE, l'organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, ha prevista per quest'anno una crescita complessiva del PIL sloveno attorno al 5 percento; le altre organizzazioni, come Fondo Monetario Internazionale e Banca mondiale sono più prudenti, le loro previsioni non scendono comunque sotto il 4 percento. Continua il trend positivo anche sul mercato del lavoro. Per quanto riguarda l'inflazione, a maggio è stata dell'1,2 percento su base mensile; su base annua invece il costo della vita è aumentato del 2 percento. A maggio i rincari maggiori hanno riguardato frutta, derivati petroliferi e pacchetti vacanze. Su base annua hanno influito maggiormente alimentari e carburanti. Da segnalare infine che anche il bilancio dello stato ha registrato un saldo positivo nei primi quattro mesi del 2018. Nelle casse statali sono entrati 3,19 miliardi di euro, il 6,8 percento in piu' dello stesso periodo 2017, a fronte di uscite per 3,16 miliardi. Realizzato quindi un utile di quasi 27 milioni di euro; lo scorso anno, i primi quattro mesi si erano chiusi con un passivo di quasi 134 milioni.