Sale di lettura chiuse e prestito su prenotazione. Così, in tempo di allarmante risalita del Covid, operano le bibloteche slovene.
A Capodistria la Centrale Srečko Vilhar, dove solo fino a qualche giorno fa era ancora possibile cercare autonomamente libri a scaffale, osserva da ieri un orario ridotto, con un servizio speciale per le categorie a rischio, cui viene garantita la consegna di libri a domicilio nel territorio dei Comuni di Capodistria e di Ancarano. Chiuse, da oggi, le sedi decentrate di Semedella e San Marco. L'accesso agli utenti è precluso alla Biblioteca civica di Isola, che tuttavia rimane anch'essa operativa, con uno sportello per il prestito allestito nel portone d'ingresso, mentre non è possibile la restituzione dei volumi in prestito (che viene prolungato d'ufficio). Restrizioni analoghe sono state introdotte a Pirano. Qui, almeno per il momento, è ancora consentito accedere liberamente in Biblioteca, ma esclusivamente per la restituzione e per il prestito, preferibilmente su prenotazione. La situazione è in divenire, ci spiega la direttrice della biblioteca piranese Patricija Višnjevec, e non è escluso che vi possano essere cambiamenti, che potrebbero essere introdotti già a partire da domani d'intesa con il Comune, dipendentemente dall'evoluzione del quadro epidemiologico. Ieri a una richiesta di chiarimenti sul modus operandi delle biblioteche pubbliche in questo periodo di emergenza il ministero della Cultura ha spiegato in una nota che le biblioteche devono rimanere chiuse e che non vi può essere alcuna interazione fisica con gli utenti. L'unica modalità consentita per consegna dei volumi cartacei, secondo il Ministero, è il servizio postale. Si tratta pur sempre però di un parere, e in quanto tale non vincolante, avverte Patricija Višnjevec, facendo notare come, dal punto di vista sanitario la situazione a Pirano sia meno critica che in altre località. (ornella rossetto)

Foto Rtvslo
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