Foto: Pixabay
Foto: Pixabay


Fascia costiera colorata di scuro per l'alto numero di casi confermati nella giornata di lunedì, complessivamente ben 224. Solo a Capodistria, dove si registra una crescita settimanale delle infezioni del 67% sono stati 139, a Isola 37 nuovi positivi, a Pirano 33, ad Ancarano 15. A livello nazionale sono stati 3393 a fronte di 7485 tamponi molecolari processati, positivo il 45% dei test, una settimana fa lo era il 34%. A dispetto dell'aumento dei contagi, dovuti alla presenza della variante Omicron, è in leggero calo il numero degli ospedalizzati, ma per vedere gli effetti delle infezioni sui ricoveri, dicono gli esperti, è necessario attendere una decina di giorni. Secondo l'Istituto nazionale di salute pubblica il numero delle persone infette attive è tornata a superare quota 20 mila, mentre resta più o meno stabile la percentuale dei completamente vaccinati, attestatasi al 56%, ha ricevuto la prima dose il 59% della popolazione, il 67% di quella adulta e il 77% degli over 55.

Quasi 471 mila le persone che hanno ricevuto la terza dose. L'interesse per il booster è in crescita, anche a Capodistria, dove si sono registrate lunghe file davanti al centro vaccinale per la giornata di somministrazioni senza prenotazione. E sono sempre lunghe anche le code davanti ai numerosi punti di prelievo tamponi rapidi, visto che la validità del test antigenico è stata ridotta a 24 ore. Intanto sempre in tema di vaccinazioni la commissione per l'etica in campo sanitario, organismo consultivo operante in seno al Ministero della Salute, invita a riflettere sull'opportunità della vaccinazione obbligatoria contro il Covid dei gruppi maggiormente a rischio di un decorso grave della malattia e per quanti quotidianamente sono a contatto con gruppi di persone, per la tipologia di lavoro svolto. Inoltre, così la commissione, qualora arrivassero nuove varianti del virus, bisognerebbe valutare anche la possibilità di introdurre l'obbligo vaccinale generale, sempre mantenendo in vigore gli altri provvedimenti base, come adeguata igiene, distanziamento fisico e rispetto dei requisiti GVT, guarito, vaccinato o testato. La commissione conferma al contempo che i casi più numerosi di contagi, decorso grave della malattia e decessi riguarda persone non vaccinate. (ld)