Foto: DZ/Matej Grah
Foto: DZ/Matej Grah

I deputati dei partiti d'opposizione – Lista Marjan Šarec, Socialdemocratici, Sinistra e Partito di Alenska Bratušek – hanno ostruito l'odierna sessione del governo durante la quale la Camera di Stato è stata informata riguardo la proposta di Bilancio per i prossimi due anni. In questo modo l'opposizione ha espresso la propria protesta contro l'esecutivo ed il premier, Janez Janša. A causa della situazione nel Paese ha chiesto le dimissioni del primo ministro.
Brane Golubović, della Lista di Marjan Šarec, ha affermato inizialmente che l'ostruzione è uno strumento della democrazia con il quale oggi l'opposizione dimostra di essere contraria al lavoro del governo e del premier. "La situazione è preoccupante e pericolosa", ha detto Matjaž Han, a capo del gruppo parlamentare dell'SD. “Fuori dalle mura protette del parlamento si sente la paura”, ha sottolineato, attribuendo la responsabilità al governo. “Il Bilancio è uno dei documenti principali che regola la vita nel Paese”, ha detto ancora Han, aggiungendo che con l'ostruzione l'opposizione chiede alla coalizione di essere ragionevole. Matej Tašner Vatovec, dalle file della Sinstra, ha affermato di non potersi togliere dalla mente quanto accaduto martedì, quando il governo stava cenando a Brdo presso Kranj con ospiti di alto rango, nel contempo ha però sequestrato tutta la città di Lubiana, anche bambini, anziani e turisti. “L’esecutivo non sa governare in altro modo, ma solo con la violenza”, ha detto Vatovec chiedendo le dimissioni del premier Janša e del ministro degli Interni, Aleš Hojs. Secondo Maša Kociper, dell'SAB, il governo non ascolta nessuno, né l’opposizione, né i tribunali, né l’STA, né la Commissione europea né il popolo. "Prima di parlare del futuro – ha aggiunto - dovrebbe sistemare le cose nel presente".

Il primo ministro è dispiaciuto per la decisione dell'opposizione di ostruire l'odierna sessione della Camera di Stato. Le motivazioni, citate da Lista Marjan Šarec, Socialdemocratici, Sinistra e Partito di Alenka Bratušek, secondo il capo del governo, sono poco convincenti. Janša ritiene che si è arrivati al punto in cui si chiedono le dimissioni del governo perché ha raggiunto buoni risultati macroeconomici.

Il premier ed il ministro delle Finanze, Andrej Šircelj, hanno intanto presentato le proposte di Bilancio per il biennio 2022-2023, che secondo Janša sono orientate verso lo sviluppo. Lo conferma l'ampio volume di fondi per gli investimenti e i trasferimenti in conto capitale, pari a oltre due miliardi di euro ogni anno, ha annunciato il capo del governo, precisando che i fondi saranno distribuiti equamente in tutto il Paese e in tutti i settori.
Il ministro delle Finanze ha affermato che le spese di Bilancio il prossimo anno saranno maggiori del previsto, saranno però destinate nella maggior parte agli investimenti. In caso contrario il deficit sarebbe significativamente più basso, ha spiegato Šircelj, precisando comunque che questo continuerà a diminuire nei prossimi anni.

E. P.