Foto: BoBo
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227 le domande che sono state presentate per accedere a 286 posti di specializzazione nel settore medico. L'interesse più basso è ancora una volta nei confronti della medicina di famiglia, poiché solo 15 candidati hanno presentato domanda su 70 posti disponibili, e solo 6 su 15 in pediatria.

Nessuno pare essere interessato anche alla medicina d'urgenza che continua a non attrarre i giovani dottori probabilmente a causa dell’impegno troppo gravoso che ricadrebbe sui professionisti che scelgono questo ramo della medicina. L’interesse dei candidati si è invece concentrato su dermatologia, ginecologia (dove per un posto ci sono fino a sette candidati), oltre che su cardiologia e oftalmologia.

Un'indagine tra i giovani medici ha messo in risalto, però, le pesanti condizioni di lavoro a cui sono sottoposti subito dopo la laurea. La metà dei 430 intervistati ha riferito di lavorare più di 48 ore a settimana, con l'impossibilità di prendere congedi. Un quarto di essi denuncia mobbing. La situazione appare ancora più gravosa proprio per coloro che si occupano della medicina di famiglia, dove i giovani dottori devono seguire in genere più ambulatori in contemporanea e più pazienti rispetto ai loro colleghi più anziani . Un problema che per loro sarebbe causato dalla cattiva organizzazione e gestione delle istituzioni sanitarie, dove si registra ormai da anni una carenza endemica di medici di base.

Secondo gli ultimi dati dell'Ente di assicurazione sanitaria della Slovenia, ci sono attualmente 133.000 assicurati senza un dottore di famiglia e solo l'11% dei medici risulterebbe avere a disposizione ancora alcuni posti liberi per nuovi pazienti.

Barbara Costamagna