Stato di epidemia per 30 giorni in Slovenia, con rigide restrizioni. Da mezzanotte sarà vietato spostarsi da una regione statistica all'altra, vietate tutte le manifestazioni. Da martedì sera coprifuoco tra le 21 e le sei del mattino. La decisone di limitare i movimenti è stata presa su proposta del gruppo di esperti, i quali hanno preso in considerazione l'alto rischio di contagio e il quadro epidemiologico a livello globale. Questo pomeriggio l'infettivologa Bojana Beović, responsabile del gruppo di consulenza del Ministero della Salute, ha detto che tutti i parametri indicano come nell'ultimo periodo si assista a una crescita eccezionale di contagi, numeri che avvicinano gradualmente la Slovenia ai paesi europei più oberati da questa malattia. "A preoccupare è soprattutto l'alta percentuale di tamponi positivi, a dimostrazione che il peso è sempre maggiore. Si calcola che sia contagiata una persona su 100, in altre parole i casi attivi di contagio rappresentano l'uno percento della popolazione. Allarma il numero di quanti necessitano di cure ospedaliere, attualmente sono ricoverate circa 300 persone, una 60.ina in terapia intensiva. Se al momento la situazione epidemiologica è ancora controllabile", così Bojana Beović, "le previsioni per le prossime settimane non sono ottimistiche, anche se gli ultimi provvedimenti saranno efficaci, possiamo arrivare nella seconda metà di novembre con un bollettino tra 480 e 680 malati con necessità di ricovero ospedaliero, di questi da 80 a 190 in terapia intensiva". Qui Bojana Beović ha evidenziato un altro problema, quello della carenza di personale specializzato per la terapia intensiva, sia che si tratti di medici che di assistenti e infermiere. E domani, martedì, verrà attivato un reparto per i malati da Covid anche all'ospedale di Isola.

Delio Dessardo

Foto: MMC RTV SLO/Schermo
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