In una nota, il Ministero degli esteri sloveno, rileva che con l’azione messa in atto oggi dall’organizzazione neofascista CasaPound questa mostra nuovamente la sua intolleranza nei confronti degli sloveni e delle sofferenze da essi patite durante il fascismo. L’organizzazione, che ha messo in campo una simile azione anche nel dicembre scorso, merita la condanna delle autorità democratiche dell’Europa libera. Il ministero degli esteri sloveno si attende che anche le autorità italiane condannino l’accaduto e che intervengano nell’ambito delle loro competenze.

In Slovenia – si legge nella nota- si rispetta il Giorno del Ricordo, con cui l’Italia ricorda le vittime delle foibe. Uguale rispetto, però, ci si attende anche nei confronti degli sloveni e di tutte le vittime dell’occupatore fascista, soprattutto delle vittime civili, morte in massa nei campi di concentramento italiani da Arbe a Gonars, da Visco a Monigo.

Al rispetto, che deve essere reciproco non contribuisce il fatto che a Trieste, con il patrocinio delle autorità locali, si organizzino convegni in cui si parli già nel titolo del “falso vittimismo sloveno” o che sostenga la tesi che nel 1920 gli sloveni si siano incendiati da soli il Narodni Dom. Il ministro degli esteri precisa che non consentirà che vengano negate le sofferenze degli sloveni e nemmeno che la storia venga manipolata.

Nella nota si precisa che l’ultimo secolo è stato molto cruento per i due popoli, pertanto è importante che si garantisca un futuro di pace, nel quadro di rapporti amichevoli di buon vicinato. La prima condizione per raggiungere ciò è il rispetto del ricordo delle vittime da ambo le parti del confine ed anche il rispetto dei fatti. In questo ambito per la Slovenia resta un punto fermo la relazione della Commissione storica mista italo-slovena, elaborata nel 2000, sui rapporti tra sloveni ed italiani dal 1880 al 1956.

L’Unione Europea – conclude la nota – è sorta sui valori della pace, del rispetto e della collaborazione tra gli stati. Questi valori sono anche le direttrici della politica estera slovena .

Foto: BoBo
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