Foto: BoBo
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Presidio dei lavoratori in sciopero oggi alle 12 davanti alla seda della RTV di Lubiana e nei centri regionali di Capodistria e Maribor, ne seguirà uno alle ore 17. Il rappresentanti del Comitato di sciopero del sindacato dei giornalisti hanno ribadito che dopo 19 incontri la dirgenza della radiotelevisione pubblia slovena continua a non comprendere le richieste sindacali avanzate che riguardano più autonomia giornalistica, redazionale e istituzionale; un accordo sulla gestione delle risorse umane; la trattativa per l'aumento delle retribuzioni più basse alla RTV di Slovenia; il dialogo sociale e la giornata di sciopero retribuita. E soprattutto sono state sottolineate le pressioni e le intimidazioni esercitate sui giornalisti da parte della dirigenza e che dall'inizio della vertenza la situazione si è ulteriormente inaspita. Oggi abbiamo incrociato le braccia, è stato detto durante il primo presidio, perchè legati all'interesse pubblico, per una RTV pubblica, per il diritto all'informazione e per la libertà di espressione. Lo sciopero è stato inasprito anche perchè, è stato detto, le sentenze di due tribunali sulla nomina illegale dei direttore generale Grah Whatmough e sull'illecita destituzione della direttrice di Tv Slovenia Natalija Gorščak confermano che la dirigenza della RTV opera in maniera non conforme con la legge e non professionale.

Anche il comparto informativo della nostra emittente ha aderito allo sciopero con il giornale radio delle 12.30 in forma ridotta e senza servizi in voce. Si è schierata a fianco dei dipendenti RTV in sciopero la ministra della cultura Asta Vrečko che ha dichiarato che il Governo ha utilizzato tutti gli strumenti giuridici per riuscire a regolarmentare la situazione all'interno della RTV Slovenia. L'inasprimento delle attività di sciopero testimoniano la gravità della situazione all'interno dell'ente radiotelevisivo pubblico, che i dipendenti denunciano da ben un anno, ha aggiunto la ministra che ha invitato la dirigenza RTV a dimettersi. Il destino di RTV Slovenia è nelle mani dei giudici della Corte Costituzionale che hanno sospeso l'attuazione della nuova legge sulla RTV Slovenia che i cittadini hanno convalidato al referendum e che hanno diritto ad un servizio pubblico radiotelevisivo indipendente, ancora le parole della ministra. Hanno espresso solidarietà con i dipendenti in sciopero anche i partiti della coalizione di maggioranza, Movimento Libertà, Levica e Socialdemocratici.

A nome dei vertici di RTV Slovenia hanno parlato il direttore di TV Slovenia Uroš Urbanija e il negoziatore con i sindacati Rajko Gerič che è anche caporedattore della redazione informativa del secondo canale Tv. Hanno auspicato un avvicinamento tra le parti e la sorroscrizione di un accordo sindacale che sia nell'interesse di tutti. L'importante, ha detto Gerič, che si inizi a pensare ad una soluzione dei problemi. Negli ultimi 8 mesi la situazione alla RTV è molto migliorata, anche se c'è ancora molto da fare, hanno ribadito. Per Urbanija l'intervento della ministra Vrečko è l'ennesimo tentativo di politicizzare l'ente pubblico.
(ld)