Con il miglioramento del quadro epidemiologico quindi, la prossima settimana sarà consentita un’attività economica più libera nei settori ristorazione e turismo, i più colpiti dall'epidemia di coronavirus e dalle relative misure anti-contagio. Il nuovo decreto rimarrà in vigore dal 10 al 16 maggio. In tutte le regioni statistiche sarà consentito servire cibi e bevande anche all'interno dei locali di ristorazione, a patto che tutti gli impiegati e gli ospiti presentino un certificato che dimostri che hanno superato la malattia, sono stati vaccinati oppure sono risultati negativi ad un test per il coronavirus.
Le strutture ricettive con un massimo di 60 unità abitative possono riaprire fino a 30 camere, a quelle più grandi, quindi con oltre 60 unità, sarà consentito invece offrire ai clienti il 50% delle camere disponibili. Nessuna limitazione per quanto riguarda l'affitto di appartamenti.
Intanto negli spazi pubblici chiusi dove vengono offerti beni e servizi i consumatori, in tutto il paese il numero di persone sarà limitato a un singolo cliente su una superficie di 20 metri quadri, oppure un cliente alla volta se il locale commerciale ha una superficie inferiore ai 20 metri quadri. Anche all'interno dei centri commerciali il numero delle persone sarà limitato a una ogni 20 metri quadri, attualmente è previsto un limite di un cliente per 30 metri quadri di superficie.


E. P.

Foto: BoBo
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