Janez Janša. Foto: BoBo
Janez Janša. Foto: BoBo

Tiene ancora banco sulla scena politica nazionale il prestito pervenuto al Partito Democratico da parte di una persona fiscia, cittadina della Repubblica Serba di Bosnia ed Erzegovina.

Il prestito all'SDS da parte di una persona fisica di 450 mila euro e' stato annunciato pubblicamente. Lo ha affermato il presidente del maggiore partito d'opposizione, Janez Janša. Su consiglio dei legali - ha spiegato Janša - il prestito e' stato diviso in 3 parti per un periodo di 3 anni, in questo modo l'importo non e' risultato troppo alto, quindi il partito non ha violato quanto previsto dalla legislazione slovena, ovvero che il prestito ad un partito politico non deve superare la somma di dieci volte il salario lordo su base annua. Nel caso in cui le istituzioni competenti lo ritenessero opportuno, il denaro verrebbe restituito e l'SDS pagherebbe la multa prevista.

Janez Janša leader del Partito Democratico ha detto di aver di essere entrato in contatto con questa persona attraverso l'azienda nella quale deteniamo una determinata quota di proprita'. Il Comitato esecutivo del Partito Democratico ha approvato durante l'ultima sessione dell'anno scorso una delibera in base alla quale abbiamo deciso di vendere nei prossimi due anni la quota detenuta nella Casa editrice Nova Obzorja. Vorrei precisare che deteniamo la quota nella casa editrice da circa 10 anni. Questa operazione sara' graduale e nel rispetto della normativa che regola il finanziamento dei partiti politici. Il contratto in questione e' stato stipulato alla presenza di un notaio. Per regolarita' del documento e' responsabile il notariato. A riguardo mi auguro che hanno fatto il possibile affinche' questo contratto risulti regolare. Il prestito e' stato spezzato in tre tranche proprio per rispettare la normativa che regola il finanziamento dei partiti.

Come siete entrati in contatto con Dijana Đuđić.

Janez Janša: Siamo entrati in contatto con questa persona attraverso la societa' nella quale deteniamo la nostra quota azionaria. Lo ho gia' ribadito in passato. Io ho conosciuto la perosna solamente nel momento della stipula del contratto, il quale come voglio nuovamente sottolineare per la sua regolarita' risponde l'istituzione del notariato. Il contratto e' stato deposto regolarmente a tutte le istituzioni preposte. Anche la stessa assicurazione sull'importo e' stat regolarmente dichiarata all'Ajpes, l'agezia della Repubblica di Slovenia per l'evidenziazione pubblica dei servizi. Per quanto riguarda le limitiazione della somma del complessivo ammontare del prestito, i nostri legali ci hanno informato che puo' essere spezzata in tre tranche.

Perche' e' stata necessaria questa operazione

Janez Janša: Il credito ci serve per il finanziamento della campagna elettorale precisamnete per le prossime elezioni parlamentari e comunali, come del resto fanno anche i restanti partiti politici. Vorrei inoltre invitarvi a dare un occhiata alle operazioni finanziare e operazioni creditizie dei retsanti partiti politici. Mi rifersico al partito Socialdemocratico che detiene cinque deputati al parlamento ha preso invece un mutuo milionari. Io al posto dei media mi farei delle domande tenendo in considerazione il livello di corruttibilita' di dterminati partiti che hanno un credito molto elevato. Per non dimenticare poi che questi partiti hanno pure sede in immobili rubati.

Ricordiamo che i fondi stanziati all'Sds sarebbero di dubbia provvenienza. Dijana Đuđić e' gia' stata in passato coinvolta in diversi casi di evasione fiscale. Nel 2014 aveva aperto un conto presso la banca Nova KBM, chiuso qualche mese fa'. Una delle sua societa' operava come intermediario tra aziende croate e slovene ed aveva evaso le tasse per un ammontare di oltre 300 mila euro. La criminalpol di Celje e' tuttora alle prese con le indagini sul caso. Dijana Đuđić e' anche proprietaria di un'azienda a Hoče, che pero' non ha mai svolto alcuna attivita' presso l'indirizzo registrato. Intanto la Direzione generale della polizia ha reso noto di stare verificando l'esistenza di un vero e proprio reato, non ha pero' spiegato se anche il notaio, Jože Sikošek, verra' indagato per essere stato coinvolto nella vicenda.

Il Presidente della Camera ed esponente del Partito al governo Smc, Milan Brglez ha detto che per quanto riguarda il prestito mi attendo che siano gli orggani di competenza ad indagare sul caso che sta coinvolgendo l'Sds. Personalmente sono interssasato anche dal punto di vista privato come sia possibile trovare un credito che offre delle condizioni cosi vantaggiose

Karl Erjavec, Ministro degli esteri e Presidente del Partito dei Pensionati, Desus

Karl Erjavec ha detto che devo ammettere che non conosco la questione nei dettagli e di conseguenza e' difficile commentare la vicenda. Posso pero' aggiungere che trovo particolarmente inusuale che un partito nazionale ricorra ad un prestito da una persona fisica, soprattutto cosi' giovane. E' lecito avere dei dubbi sul come una persona di soli 32 anni possa disporre di certe somme di denaro. Ma soprattutto e' strano che questo prestito provvenga dalla Repubblica serba di Bosnia ed erzegovina. Posso capire che i fondi destinati ai partiti non sono spesso sufficenti, la normativa e' infatti molto rigida, e proprio percio' spesso prendiamo dei crediti, lo facciamo pure noi del Desus, pero' noi lo facciamo attraverso gli istituti di credito in modo trasparente e nel rispetto delle leggi vigenti. Sono sorpreso da questa vicenda.

Dejan Židan, Ministro dell'agricoltura e Presidente del Partito Socialdemocratico

Dejan Židan: La destra radicale slvena si comprta ovviamente in modo radicale, ma non e' questo il tema attuale. Tutti ci staimo chiedendo sul come sia possibile che un partito radicale di destra venga finanziato da una giovane ragazza bosniaca dopo che lo stesso partito Sds, entrato in campagna elettorale, sta imbrattando il paese con materiale propagandistico e nazionalistico di dubbio gusto. Sono molte le domande che ci poniamo e che necessitano di risposte chiare.

Janko Veber storico deputato degli Sd, indipendente pero' da qualche giorno ha detto che lo stesso principio in base al quale vengono ottenuti i fondi ai partiti e' soggetto a costanti controlli e mi auguro che anche questa vicenda venga chiarita. Ulteriori dettagli emergeranno sicuramente nei prossimi giorni. Sinceramente non conosco le dinamiche della vicenda, tocchera' agli organi competetnti e al partito Sds chiarire il tutto.

Jernej Vrtovec di Nuova Slovenia: Noi di Nuova slovenia gestiamo i soldi nella massima trasparenza e nel rispetto delle leggi. Del resto siamo proprio noi a dover agire nella massima legalita' e fare da esempio. Inquanto ogni nostra azione comproita l'acquisto o la perdita della fiducia degli elettori. Sul caso concreto invece spettera agli organi competenti indagare sulla legalita' dell'operazione e sull'eticita di questo prestito. In questo momento Nuova Slovenia non ha alcun debito. In passato abbiamo ricorso a prestiti anche da persone fisiche e banche, ma di nazionalita' slovena e nella massiam trasparenza.

Dragan Matić dell'Smc: L'Smc non ha alcun credito con persone fisiche. Per quanto riguarda il prestito molto cretaivo in questione, la transazione banacaria dell'Sds, e' soalemnte una delle tante. Sono infatti molti gli esponenti del suddetto partito che hanno scontato o stanno scontando delle pene, mi rifersico a Rupar a Lovšin tuttora alle prese con problemi giudiziari e tanti altri. I problemi con la legge dell'Sds sono una costante. Lo stesso finanziamento dei loro media e' perlomeno inusuale. E' pero vero che l'Sds e' sempre in grado di cogliere la palal al balzo in queste situazioni e a fare riferimento a innumerevoli teorie del complotto. Dobbiamo poi considerare che ci stiamo avicinando alle elezioni e a riguardo invito gli elettori a rifletetre sul fatto che questo partito se verra' al potere gestira anche i loro soldi. Per non dimenticare che lo stesso Presidente dell'Sds Janša non e' stato in grado di gistificare il suo patrimonio, e' tipico dell'Sds. Come detto saranno sicuramente in grado di manipolare la vicenda e paralre di teorie complottistiche.