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In studio con , il confronto tra i candidati alla Camera di Stato. Ospiti: Mitja Klavora di Solidarnost; Onelio Bernetič per Andrej Čuš ed I Verdi; Tatjana Voj del Partito di Alenka Bratušek; Bojan Zadel del Partito Popolare Sloveno; Jadranka Vesel della Sinistra Unita e Sloga; Branko Simonovič del Desus; Gregor Perič del SMC; Matej Tašner Vatovec della Sinistra; Tomislav Pirjevec del GAS; Romina Kralj dei Socialdemocratici; Janko Strel del Movineto AvantiInsieme; Zlatko Gombar di Buono Stato; Zlatka Olah del Partito del Popolo Sloveno e Silvano Radin dei Democratici.

10:30 si parte con lo speciale del Vaso di Pandora!

Un primo giro di interventi sui principali argomenti del programma dei partiti

Mitja Klavora Solidarnost: il nostro compito è quello di stanziare più denaro alla salute ed ai giovani, con particolare attenzione al lavoro.

Onelio Bernetič per Andrej Čuš ed I Verdi: la sfida maggiore è il problema del centralismo. Lubiana gestisce tutto quanto e si pone poca attenzione allo sviluppo del sociale.

Bojan Zadel del Partito Popolare Sloveno: molte cose si sono fermate nello sviluppo della Slovenia. Vorrei contribuire allo sviluppo del paese, anche con una maggiore attenzione al litorale. Bisogna incrementare i fondi ai comuni.

Jadranka Vesel della Sinistra Unita e Sloga: la prima cosa da fare è occuparsi dei diritti dei lavoratori e l'incremento delle paghe. Bisogna inoltre incrementare la cooperazione, cercando di limitare il dilagare della povertà. Fondamentale inoltre il diritto alla sanità per tutti e la modifica del sistema elettorale.

Branko Simonovič del Desus: se non sei nella coalizione di Governo di fatto puoi fare ben poco... Noi siamo il partito per tutte le generazioni, bisogna stimolare la crescita dell'economia e dell'artigianato per mantenere il livello dello stato sociale raggiunto

Gregor Perič del SMC: Il bilancio di questi anni di Governo per noi è stato positivo. Abbiamo aumentato l'economia e diminuito la disoccupazione. La Slovenia ora è più concorrenziale, ma ciò non basta, va tutto ulteriormente incrementato.

Matej Tašner Vatovec della Sinistra: noi abbiamo criticato il Governo, i risultati del dopo crisi ancora non si vedono tra la gente. Vediamo che c'è una produzione di ricchezza, ma chiediamo benessere per tutti, non solo per pochi. Bisogna intervenire nel sociale per aiutare tutte le persone.

Tomislav Pirjevec del GAS: l'economia va messa in primo piano. Il nostro partito vuole aumentare lo standard dei cittadini. Vogliamo avere un'economia efficiente in uno stato socialmente "giusto". Ciò si raggiunge con una maggiore stabilità nei fondi.

Romina Kralj dei Socialdemocratici: solo quando sei in coalizione puoi fare qualcosa, criticare è molto facile. Bisogna risolvere i problemi reali. Avremmo voluto dei ministeri complessi da gestire per dimostrare che li avremmo guidati con migliori risultati di quelli attuali.

Sanja Bergant, Avanti Insieme: bisogna restituire la salute alle persone; mezzo milione di persone è in attesa di una visita medica. Bisogna accorciare i tempi di attesa.

Zlatko Gombar di Buono Stato: lottare contro la corruzione di sistema è il nostro obiettivo. Bisogna trovare le persone corrotte che hanno danneggiato il Paese ed escluderle dalla vita politica. Bisogna portare la Slovenia al vertice dell'Europa.

Zlatka Olah del Partito del Popolo Sloveno: io sono stata privata delle mie proprietà, so cosà si prova, lotterò per evitare questi avvenimenti

Silvano Radin dei Democratici: siamo stati critici col Governo. Anche sul tema dell'Arbitrato con la Croazia, devo dire che la gestione della situazione non è stata portata avanti nella maniera corretta.

Una prima replica di Jadranka Vesel della Sinistra Unita e Sloga: il debito pubblico è un problema ma non bisogna far pagare la popolazione. Nelle oasi fiscali ci sono soldi, per fare un esempio.

Segue Matej Tašner Vatovec della Sinistra che accusa i socialdemocratici di aver sostenuto questo governo di centrodestra. Al ministero del lavoro, da loro presieduto, non ha fatto politiche utili per la popolazione

Ribatte Romina Kralj dei Socialdemocratici: puoi entrare in un governo solo in coalizione.

Bojan Zadel del Partito Popolare Sloveno: trovo ridicolo che i membri del governo dicano solamente che hanno fatto quello che potevano fare ed ora promettano che faranno tutto quello che invece non sono stati capaci finora di portare a termine

Branko Simonovič del Desus: abbiamo fatto molto tutti insieme. La cosa più facile è criticare! La priorità del nostro mandato era di dimostrare all'Europa ed al Mondo che siamo uno stato stabile.

Mitja Klavora di Solidarnost: lamentarsi dei partiti al potere è per il Paese una catastrofe. Non è nemmeno giusto pensare tanto agli altri Paesi. Questa coalizione ha distrutto l'esercito sloveno ed ha fatto ben poco per il popolo.

Tomislav Pirjevec del GAS: vogliamo migliorare lo status economico dei nostri cittadini accelerando l'economia.

Silvano Radin dei Democratici: il Governo ha rassegnato le dimissioni. Ci spieghi il perché, visto che stanno già parlando di coalizioni prima delle elezioni. Che coalizioni possono esserci se in campagna elettorale si lanciano reciproche accuse?

Zlatko Gombar di Buono Stato: le divisioni politiche tra destra e sinistra sono anacronistiche. I partiti devono reagire a ciò che succede nella società. Se entreremo in parlamento non avremo problemi a trovare coalizioni per risolvere i problemi dei cittadini.

Bojan Zadel del Partito Popolare Sloveno: sulla costa non abbiamo ancora il diritto all'acqua potabile, diamo ai privati la possibilità di gestire queste cose.

Zlatka Olah del Partito del Popolo Sloveno: contesto i partiti di destra e sinistra che non hanno fatto nulla ad esempio contro l'edilizia abusiva.

Il secondo giro di interventi incentrato sullo sviluppo dell'area costiera

Onelio Bernetič per Andrej Čuš ed I Verdi: cerchiamo di preservare gli spazi verdi. Vogliamo togliere il bollino autostradale dall'Istria, perché i turisti italiani intasano e rovinano così le strade locali.

Bojan Zadel del Partito Popolare Sloveno: sosteniamo la regionalizzazione della Slovenia, come del resto "I Verdi". E quanto prima realizzare il secondo binario.

Jadranka Vesel della Sinistra Unita e Sloga: prioritario per questa regione e pensare ai lavoratori precari, come ad esempio i precari del Porto di Capodistria, che devono essere tratti economicamente in modo migliore. Non c'è inoltre alcuno sviluppo dell'Università di Capodistria.

Branko Simonovič del Desus: il secondo binario e l'ammodernamento delle strutture porterò benefici alla zona. Inoltre i lavoratori dovranno avere un reddito dignitoso per vivere. La crescita economica si è avuta grazie alle esportazioni.

Gregor Perič del SMC: non è vero che l'Università del Litorale non si sviluppa: ci sono molti progetti validi legati al mondo del lavoro. Vogliamo abolire il fondo per i terreni boschivi perché e gestito male.

Matej Tašner Vatovec della Sinistra: siamo una comunità, per questo ci battiamo contro la precarietà e lo sfruttamento dei lavoratori. Combattiamo contro la povertà ma anche contro la privatizzazione del Porto di Capodistria. Cerchiamo inoltre di dare la parola alla Comunità Italiana in Istria, con l'attenzione al bilinguismo.

Tomislav Pirjevec del GAS: sono stati molti i posti di lavoro persi in questa regione. Bisogna diminuire le attività amministrative degli imprenditori, che fanno loro perdere tempo. Dobbiamo pensare localmente e lavorare globalmente e viceversa.

Romina Kralj dei Socialdemocratici: bisogna ridare potere economico alla zona, in primis con la ferrovia. Poi con un progetto che ci porti da qualche parte. Abbiamo molte possibilità, bisogna capire dove vogliamo arrivare.

Sanja Bergant di Avanti Insieme: abbiamo un grande potenziale, grazie al turismo ad esempio. Dobbiamo abbattere la precarietà e pensare alla grande risorsa del Porto di Capodistria.

Zlatko Gombar di Buono Stato: rilevante lo sviluppo del turismo in accordo con lo sviluppo del porto. Il turismo poi deve andare verso l'interno non rimanere sulla costa. Bisogna poi togliere la vignetta anche sulla costa per sviluppare il turismo.

Zlatka Olah del Partito del Popolo Sloveno: a Pirano ci sono più turisti che abitanti, per fare un esempio. Vorrei che anche la Comunità Italiana si regolamenti per risolvere i problemi.

Silvano Radin dei Democratici: pensiamo al porto ed a quanto si svilupperà ancora per cercare di capire cosa fare con il turismo.

Mitja Klavora Solidarnost: poniamo l'uomo al centro di tutto. Se il capitale aiuterà a sviluppare il porto di Capodistria lo farà ad esempio. Bisogna inoltre pensare all'inquinamento ed alla povertà energetica.

Le repliche

Bojan Zadel del Partito Popolare Sloveno: Capodistria aspetta un piano per la rete di comunicazione verso il porto, perché il traffico sta distruggendo le strade.

Jadranka Vesel della Sinistra Unita e Sloga: bisogna parlare anche dello sviluppo delle scienze sociali ed umanistiche, che manca all'Università del Litorale. Bisogna inoltre mettersi in rete con la vicina realtà italiana.

Matej Tašner Vatovec della Sinistra: secondo noi bisogna anche limitare i mandati dei sindaci e dei parlamentari ad un massimo di due.

Terza parte, si parla della Comunità Italiana

Bojan Zadel del Partito Popolare Sloveno: forte la volontà di cooperare con la Comunità Italiana.

Jadranka Vesel della Sinistra Unita e Sloga: bisogna ampliare la cooperazione tra le Comunità Nazionali, anche in Italia con la locale comunità slovena.

Branko Simonovič del Desus: dobbiamo sfruttare di più la multietnicità di questa regione. I nostri ragazzi possono studiare nelle facoltà italiane, per questo possiamo studiare l'italiano già dalla scuola elementare. Il bilinguismo va perciò rispettato.

Gregor Perič del SMC: dal punto di vista operativo ci sono molte migliorie da portare. Abbiamo chiesto il rifinanziamento sul bilinguismo a livello scolastico, per migliorare la situazione.

Matej Tašner Vatovec della Sinistra: l'italiano deve essere promosso già alle scuole materne, ma bisogna fare di più anche per il centro regionale di Radio e Tv Capodistria, magari anche con una nuova legge nazionale per le comunità italiana ed ungherese.

Tomislav Pirjevec del GAS: la multietnicità non è un problema, è anzi un tesoro.

Romina Kralj dei Socialdemocratici: i bambini della maggioranza non parlano più italiano. Forse andrebbero fatti dei cambiamenti alla legge delle scuole elementari. La lingua è sicuramente un vantaggio.

Sanja Bergant di Avanti Insieme: la lingua italiana una volta era più presente anche in TV; il bilinguismo è solo un bene, andrebbero ampliate le occasioni per imparare la lingua italiana.

Zlatko Gombar di Buono Stato: una cosa opportuna è informare le persone. L'italiano e lo sloveno vengono parlate qui da 500 anni. In Istria italiani e sloveni convivono da mezzo millennio. E' necessario raccontare alle persone che qui da secoli si convive.

Zlatka Olah del Partito del Popolo Sloveno: La comunità italiana è una risorsa per il territorio, ad esempio a Pirano, con un ottimo programma scolastico che andrebbe ampliato anche ad altre scuole della zona.

Silvano Radin dei Democratici: l'italiano sta scomparendo da molte zone, rimane il dialetto, si spera di poterli tutelare entrambi.

Mitja Klavora Solidarnost: la tutela giuridica della lingua è ottima, ma è giunto il tempo per un miglioramento, visto che molte cose sono cambiate, La maggioranza dovrebbe preoccuparsi di più della minoranza italiana. Le mie esperienze con la comunità italiana sono ottime; bisogna sviluppare ulteriormente le tutele per la comunità italiana.

Onelio Bernetič per Andrej Čuš ed I Verdi: bisogna sensibilizzare le persone a parlare l'italiano, visto che in tutti gli uffici pubblici sul litorale c'è l'obbligo di parlarlo. Bisognerebbe ampliare le ore di insegnamento a scuola dell'italiano. Sarei inoltre curioso di sapere come viene monitorata la conoscenza dell'italiano in queste zone. Non bisogna dimenticarsi di questo quando si arriva al Governo. Bisogna finanziare maggiormente anche il Centro Regionale di Capodistria.

Redazione