Foto: BoBo
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Il sondaggio è stato effettuato su un campione di 240 ragazzi, di un'età compresa tra i 15 e i 29 anni, ossia 60 giovani provenienti da ciascuno dei quattro paesi confinanti con la Slovenia. La ricerca è stata svolta dall'Istituto per gli Studi etnici di Lubiana in collaborazione con l'Istituto scientifico sloveno di Klagenfurt, l'Istituto etnografico Urban Jarnik e l'Istituto sloveno di ricerche - lo Slori - di Trieste. Dal sondaggio risulta che i giovani sloveni d'oltreconfine condividono gli stessi valori: tutti hanno infatti posto al primo posto la famiglia. Tra gli ultimi in classifica, soprattutto per quanto riguarda Croazia, Italia e Ungheria, risulta lo sviluppo della minoranza linguistica e culturale e l'appartenenza etnica. Come spiegato dalla curatrice della ricerca, Vera Kržišnik-Bukić, un importante fattore di confronto dei valori è stato anche l'indicatore linguistico, ossia la lingua di espressione scelta per compilare il questionario. E' così possibile osservare che i ragazzi in Austria e Italia sono ricorsi tutti allo sloveno, mentre la percentuale cala quando si prendono in considerazione i dati di Croazia e Ungheria, dove i questionari compilati in sloveno sono stati rispettivamente 66,7 e 6,7%. In conclusione, i risultati della ricerca evidenziano una contrazione nella percentuale di giovani appartenenti alle singole comunità minoritarie così come si registra un calo del sentimento di appartenenza tra i giovani della minoranza. Un dato che cambia invece quando si prende in considerazione la generazione più anziana. Il trend risulta invece inverso in Italia e Austria dove non passa inosservato l'impegno dei ragazzi, diretto al potenziamento dell'uso della lingua e del sentimento di appartenenza alla cultura slovena.