Foto: MMC RTV SLO/BoBo
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Si terrà il 22 giugno la sessione costitutiva della nuova Camera di Stato. Lo ha deciso il presidente della repubblica, Borut Pahor, che ha ricevuto dalla commissione elettorale centrale i risultati finali, definitivi e ufficiali delle parlamentari anticipate del 3 giugno. Alla sessione verrà anche scelto il nuovo presidente del Parlamento, il cui nome potrebbe già dare delle indicazioni sulle possibili alleanze politiche, dopodichè inizieranno le consultazioni formali per la nascita del governo. Consultazioni che dovrebbero concludersi, questo l'auspicio di Pahor, tra fine giugno e inizio luglio. Salvo sorprese l'incarico di mandatario andrà a Janez Janša, leader dell'SDS, il partito di maggioranza relativa; qualora non riuscisse a dar vita a una maggioranza o rinunciasse al mandato esplorativo, in assenza dei numeri per una maggioranza, l'incarico dovrebbe passare a Marjan Šarec che, con la propria lista, è arrivato secondo. Il partito democratico trasmetterà entro una settimana a tutte le forze politiche dell'arco parlamentare una bozza del contratto di coalizione, da armonizzare tramite consultazioni. L'SDS ha già avuto contatti informali con alcuni partiti; subito dopo il voto Janša aveva detto che le porte erano aperte a tutto l'arco parlamentare. Ricordiamo che sono ben nove i partiti entrati in Parlamento. Karl Erjavec resta intanto alla guida del Desus. Lo ha deciso il consiglio del partito. 44 delegati su 57 presenti hanno votato a favore. Erjavec aveva offerto le proprie dimissioni dopo i deludenti risultati del Desus alle parlamentari, con il dimezzamento dei seggi alla Camera di Stato, rispetto alla precedente legislatura, da dieci a cinque deputati. Lo stesso Erjavec non è stato riconfermato.