Foto:
Foto:

Lunedì è partita anche nella nostra regione la seconda "Settimana delle biblioteche", un'iniziativa nazionale che fino a venerdì 23 novembre propone tante occasioni d'incontro con il mondo della biblioteca e di scoperta del libro e del piacere della lettura.

Benvenuti in biblioteca, si legge (anche in italiano) sulla porta d'ingresso dello storico Palazzo Brutti, sede della Biblioteca centrale di Capodistria intitolata a Srečko Vilhar.

In questi giorni più benvenuti di sempre. Infatti per la Settimana nazionale delle biblioteche pubbliche il calendario è ricco di proposte, e ogni giornata si articola intorno a un tema particolare. Oggi, per esempio, il filo conduttore è dato dall'Anno europeo del patrimonio culturale, e mentre una mostra allestita nella hall documenta le trasformazioni che ha subito nel tempo l'attiguo spazio del Brolo, il reparto di Storia patria invita a scoprire uno dei suoi fondi librari più antichi e preziosi: la ricca biblioteca privata costituita a cavallo del Sette e Ottocento dal conte Francesco Grisoni, una raccolta giunta a noi pressoché integra, e conservata ancora nelle eleganti librerie in noce dell'epoca. Tesori di carta, normalmente non accessibili al vasto pubblico. Si attivano anche le succursali: occasioni per la sensibilizzazione alla lettura ad Ancarano, ultima nata nel circuito della Vilhar, dove si può imparare, per esempio, a destreggiarsi con il catalogo elettronico, e a San Marco, dove per tutta la settimana rimane aperta una mostra sulle biblioteche nei libri per l'infanzia.

La Settimana delle biblioteche è la festa dei lettori, che negli ultimi anni in Slovenia acquistano meno libri (anche in ragione degli alti prezzi di copertina praticati in un mercato editoriale ristretto) ma, per studio o svago, continuano ad essere buoni frequentatori delle "case della lettura", capillarmente diffuse sull'intero territorio nazionale. Una rete che anche a giudizio di osservatori internazionali rappresenta un fiore all'occhiello del Paese. Le biblioteche slovene sono frequentate dal 25 % della popolazione, con dieci milioni di presenze all'anno e una media di 50 prestiti per ciascun utente.

Lusinghieri gli indici della Srečko Vilhar, che opera anche a servizio dei lettori di lingua italiana: oltre 14 mila i soci nel 2017, il 26% di tutti i cittadini residenti nei comuni di Capodistria e di Ancarano. Fra le presenze è significativa la percentuale di giovani, il 43% dell'intera popolazione under 18.