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All'interno della legge di bilancio approvata di recente, c'è una deroga per l'iscrizione agli ordini anche per i professionisti senza titoli accademici, a patto che abbiano esercitato la professione per almeno 36 mesi negli ultimi 10 anni. Che cosa prevede esattamente il quadro normativo?

"C'erano dei decreti ministeriali - spiega Melania Salina, Vicepresidente dell'Associazione Italiana Fisioterapisti del Friuli Venezia Giulia - che definivano i profili professionali degli esercenti le professioni sanitarie. Non esisteva l'obbligo di iscrizione agli ordini perché per una serie di professioni non esistevano. Sono stati istituiti dal Decreto Lorenzin. Ma i titoli e i requisiti fissati dalla legge c'erano già: non c'era modo di verificare che l'esercente la professione fosse in possesso dei titoli previsti".

"Quindi - prosegue la Salina - c'è una pletora di persone che non ha i titoli ma che sta esercitando abusivamente le professioni sanitarie: sono perseguibili penalmente. Grazie a questo emendamento, i 5 Stelle sanano una situazione che presenta degli aspetti di forte preoccupazione perché stiamo parlando di professioni sanitarie. Quindi - esemplifica la Vicepresidente - personaggi che hanno la terza media potranno occuparsi della salute ed erogare cure sanitarie ai cittadini di questo paese".

Come ci si pone però nei confronti di quelle persone che pur non avendo un titolo accademico esercitano la professione?

"Come ordine e come albi - risponde la Salina - avevamo offerto al Governo la possibilità di sederci attorno a un tavolo per trovare una soluzione per questi lavoratori che indubbiamente esistono e non possiamo immaginare di mettere in strada dall'oggi al domani. Avevamo ipotizzato dei percorsi universitari di riqualificazione. Da parte nostra c'era la massima disponibilità ma il Governo non ci ha voluto ascoltare. Questo ci fa molto arrabbiare".

Foto: BoBo