La voce della lotta al cambiamento climatico, la 16enne svedese Greta Thunberg, divenuta un simbolo per un'intera generazione, è stata indicata per il prestigioso premio Nobel per la Pace da un gruppo di deputati socialisti norvegesi. La notizia sta rimbalzando sui social, sui quali la giovane svedese si dice "onorata e molto grata" per questa proposta.
Andrè Ovstegard, uno dei tre parlamentari che hanno indicato la giovane, ha spiegato che "abbiamo indicato Greta perché la minaccia del clima è probabilmente una delle principali cause di guerre e conflitti. Il movimento di massa che Greta ha innescato è un contributo molto importante per la pace". Thunberg ha iniziato la scorsa estate a protestare ogni venerdì di fronte al Parlamento svedese per chiedere misure più efficaci contro i cambiamenti climatici.
In seguito, dopo il discorso tenuto al vertice sul clima delle Nazioni Unite in Polonia ed al forum di Davos, Greta è diventato un esempio per molti giovani in diversi Paesi, che hanno promosso iniziative simili. Domani in oltre 1300 diverse località di tutto il mondo, milioni di ragazzi scenderanno in piazza per sollecitare i governi ad agire contro il surriscaldamento climatico, nell'iniziativa globale chiamata FridaysForFuture". Previste iniziative anche in Slovenia ed Italia, tra le città coinvolte figurano Capodistria e Trieste. Migliaia di studenti sciopereranno quindi per il clima, organizzando marce e cortei.
La richiesta, già avanzata anche dagli scienziati, è quella di impedire che vi sia un ulteriore innalzamento delle temperature a causa dell'inquinamento, che porterebbe a perdite di biodiversità, cibo, e creerebbe milioni di rifugiati climatici, mettendo in ginocchio il nostro pianeta, già in sofferenza per l'erosione costiera, l'acidificazione degli oceani ed i fenomeni meteo sempre più potenti e imprevedibili.

Davide Fifaco

"Še vedno je čas za ukrepanje, čeprav segrevanja planeta ne moremo ustaviti. Prepozno je, temperatura se je od dobe pred industrijsko revolucijo že dvignila za 1,1°C. Toda za ukrepe, s katerimi bi preprečili še večjo škodo in segrevanje katastrofalnih razsežnosti, je še čas. Svetovnemu segrevanju se ne moremo izogniti, ta trenutek smo zamudili. Vseeno pa se da še marsikaj storiti, da se položaj ne bi poslabšal." meni Emily Rochon. Foto: Reuters