Provvedimenti ora e subito, perché non c'è più tempo se si vuole salvare il pianeta: è questo il messaggio che giunge da migliaia di giovani che hanno riempito Piazza Unità a Trieste nel Friday for Future, la manifestazione globale nata dalle iniziative di protesta di Greta Thunberg, la ragazza svedese che, grazie ai social e alle nuove comunicazioni, è riuscita a portare il problema dei mutamenti climatici in primo piano.
La manifestazione a Trieste si è svolta nel pomeriggio, e in piazza si sono ritrovati giovani, bambini, studenti, ma anche migliaia di cittadini, esponenti di organizzazioni ambientaliste e scienziati, tutti uniti nel chiedere l'applicazione di provvedimenti drastici per rallentare il riscaldamento globale eliminare l'inquinamento.
I dati sono impressionati: entro fine secolo la popolazione salirà a 11 miliardi, con l'aumento delle temperature il mare potrebbe alzarsi di un metro, e già nel 2050, a questo ritmo, nel mare ci sarà più plastica che pesce.
Un processo che va fermato, hanno detto i giovani in piazza nel corso della manifestazione, organizzata fra gli altri da Ilaria Mosetti, 16 anni, e Sara Segantin, 23, e tocca alle giovani generazioni difendere il pianeta:
"Purtroppo questo è un tema che è stato sempre sottovalutato dagli adulti - dice Ilaria - e sono i giovani i primi che se ne sono resi conto, perché effettivamente potremmo essere l'ultima generazione che può parlare di questo e che potrà parlare in generale".
"La Terra ci sta letteralmente crollando sotto i piedi - aggiunge Sara - e penso, come tutti, di voler vivere in questa Terra: non voglio andare su Marte, e non voglio mandarci i miei figli. Crediamo veramente che sia il momento di dire basta: siamo gli artefici di questo futuro, e abbiamo il diritto di gestirlo e il dovere di proteggerlo, come chi prima di noi come chi dopo di noi."

Alessandro Martegani

Foto: Radio Capodistria/Alessandro Martegani
Foto: Radio Capodistria/Alessandro Martegani