Il governo non è a rischio, ma sul caso Lega - Russia bisogna fare chiarezza. La vicenda dei fondi russi alla Lega ha scosso la maggioranza, e la stessa precisazione che giunge da Palazzo Chigi rivela la tensione crescente sul tema.
Alla base della bufera che si è scatenata sul partito di Matteo Salvini un file audio, pubblicato dal sito BuzzFeed, in cui un esponente del Carroccio, Gianluca Savoini, presidente dell’Associazione Lombardia Russia, parla di finanziamenti alla Lega con degli imprenditori locali.
Sul caso è stata aperta un’inchiesta internazionale per corruzione, per la presunta trattativa sulla compravendita di petrolio, che avrebbe dovuto portare 65 milioni di dollari nelle casse della Lega.
Matteo Salvini ha preso le distanze da Savoini, ma i rapporti con il leader della Lega e i suoi stretti collaboratori, e il ruolo di Savoini, sarebbero testimoniati da immagini e foto.
Savoini era stato anche invitato alla cena di gala a Roma con Vladimir Putin il 4 luglio scorso, una circostanza che ha spinto Palazzo Chigi a diramare una nota, precisando che l'invito di Savoini al Forum "Italia-Russia" era stato sollecitato da Claudio D'Amico, consigliere per le attività strategiche di rilievo internazionale del vicepremier Salvini, ritratto tra l’altro assieme a Gianluca Savoini a Mosca nel giorno delle elezioni presidenziali in Russia, il 18 marzo 2018.
Lo stesso Premier Giuseppe Conte ha sottolineato come Savoini non abbia mai avuto un incarico di governo, e l’indagine quindi, non metta a rischio la tenuta del governo, ma il Movimento 5 Stelle non sembra disposto a mollare su una vicenda che potrebbe erodere consenso alla Lega e chiede una commissione d’inchiesta. "Riteniamo doveroso - ha detto Luigi di Maio - garantire la tracciabilità dei soldi che un partito incassa durante una campagna elettorale”. Di Maio ha anche invitato Salvini a chiarire in Parlamento, passo che il leader della Lega ha però già escluso esplicitamente.

Alessandro Martegani

Foto: Wikipedia/martegani
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