Nonostante la cronica assenza di uno sponsor importante, dopo le note vicissitudini che hanno portato all'arresto del proprietario dell'Alma, Luigi Scavone, principale sponsor della squadra di basket di Trieste, la società giuliana è riuscita prima a portare a termine l'iscrizione alla serie A1, poi a completare un roster che sulla carta sembra competitivo, grazie ad un mix di esperienza, gioventù, atletismo e perché no, scommesse che si sperano vincenti. Tra queste, figura sicuramente il giovane playmaker statunitense Jon Elmore, appena uscito dal college, dove ha dimostrato grande carattere e capacità realizzative, doti che tutti si aspettano di rivedere sul parquet triestino. Tra le certezze i veterani come Perić, Cavaliero e Da Ros.
Come prevedibile non farà invece più parte della formazione il fuoriclasse sloveno Zoran Dragić, che ambiva ad una squadra che facesse le coppe europee e che quindi ha firmato per i tedeschi del Ratiopharm Ulm, dove lo scorso anno giocò uno degli eroi della promozione in A1, lo statunitense Javonte Green, che attualmente gravita in orbita NBA, in prova agli storici Boston Celtics.
Grande il supporto alla squadra, inoltre, da parte della città, con persone che amano a tal punto i colori bianco-rossi da aver creato il sistema "Siamo Trieste", mettendo in rete imprenditori e tifosi, che collaborando potranno, tramite acquisti "convenzionati", finanziare il team. Tifosi che con il loro entusiasmo hanno accompagnato i loro beniamini anche nei momenti più difficili della scorsa stagione, quando appunto si paventava l'ennesimo fallimento di una realtà che aveva appena raggiunto i massimi livelli del campionato italiano e che rischiava di finire nuovamente nell'incubo di una ricostruzione partendo dalle serie inferiori.
Ora si spera che qualche imprenditore, ingolosito dalla visibilità di cui gode il basket a Trieste, si avvicini alla squadra, impegnandosi in una sponsorizzazione in modo che la società possa programmare il futuro con una certa tranquillità.
Davide Fifaco

Foto: MMC RTV SLO/Davide Fifaco
Foto: MMC RTV SLO/Davide Fifaco