Il 6 settembre cade l'anniversario della fucilazione, nel 1930, dei quattro antifascisti sloveni, Ferdo Bidovec, Fran Marušič, Alojz Valenčič e Zvonimir Miloš, condannati a morte dal Tribunale Speciale per la Difesa dello Stato nel 1930 nel corso di quello che è passato alla storia come il "primo processo di Trieste". Furono condannati dal Tribunale Speciale perché avevano fatto parte di un'organizzazione antifascista. Una cerimonia si è svolta stamane davanti al monumento che ricorda i quattro antifascisti fucilati presso Basovizza e poi sepolti nel cimitero di Sant'Anna. Il discorso commemorativo, riporta il quotidiano Primorski Dnevnik, è stato tenuto dalla professoressa Jadranka Cergol, soffermatasi sulle paure, le incertezze e forse anche lo sconforto che pervasero dei giovani i quali si caricarono sulle proprie spalle destino e responsabilità. Sensi di paura che possiamo trovare anche nel mondo contemporaneo, cosi Jadranka Cergol, soprattutto quando arrivano notizie di attentati, terrorismo, e correnti migratorie sempre più estese. Paura che si può allontanare soltanto instaurando un clima di fiducia, garantendo il formarsi di una società giusta, aperta e votata alla pace.

(red)

Foto: MMC RTV SLO/FOTODAMJ@N
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