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"Siamo molto impegnati - esordisce - perché domani e dopodomani ci sarà il Festival Sloveno del Vino: per la seconda volta, l'Italia partecipa con uno stand istituzionale, con la presenza di una decina di aziende, non solo di vino ma anche di altri prodotti agroalimentari, tra cui pasta, riso, conserve e liquori. Si tratta di un'ottima platea - prosegue la direttrice dell'Agenzia ICE a Lubiana - fatta di importatori e distributori: noi come ICE cerchiamo di dare alle aziende italiane la più ampia visibilità, in modo che possano anche siglare auspicabilmente degli accordi per distribuire i loro prodotti in Slovenia. Penso che si tratti di un'ottima opportuntia' per lanciare la Settimana della cucina italiana nel mondo, che si apre Lunedì 18 Novembre".

La due giorni in programma a Cankarjev Dom, nel centro di Lubiana, anticipa quindi la Settimana della cucina italiana nel mondo, una delle iniziative cardine poste in essere dal Governo per promuovere le eccellenze italiane nel mondo. E' un periodo evidentemente intenso nel quale si susseguono una serie di iniziative volte a valorizzare una delle eccellenze italiane, come il comparto agroalimentare, in Slovenia e nel resto del mondo. Abbiamo intervistato Serena Marzoli, direttrice dell'ufficio ICE di Lubiana, un ente pubblico che si occupa di promuovere l'internazionalizzazione di impresa: si tratta dell'interlocutore ideale per analizzare le imminenti attività, con un particolare occhio di riguardo al territorio sloveno, alla regione carsolina e al Friuli Venezia Giulia. Dunque, che cos'è la settimana della cucina italiana nel mondo?

"Si tratta di un progetto del Governo italiano nato nel 2016 per dare continuità ai temi esplorati durante l'Expo di Milano del 2015 (il cui tema era "Nutrire il pianeta, energia per la vita", nda), relativi alla cucina come stile di vita, con un grosso accento sulla nutrizione. La parte interessante della Settimana, è che si svolge contemporaneamente in tutto il mondo nella terza settimana di novembre, con il coordinamento e l'organizzazione delle Ambasciate, degli Istituti di cultura e degli uffici ICE dal 2016. Si è visto che si riescono a organizzare più di 1000 eventi nei cinque continenti nella stessa settimana. Quest'anno il focus speciale è l'educazione alimentare, la cultura del gusto: significa che in tutte le iniziative che si terranno in giro per il mondo si dovrà dare un accento particolare alla valenza della dieta mediterranea, cercando di educare il gusto del pubblico a una dieta più sana e più salutare in tutti i sensi. Noi abbiamo pensato di dedicare un'attenzione particolare alla cucina delle 20 regioni, perché valorizzare la cucina regionale significa anche valorizzare il turismo, i territori, le aziende e tutto quello che è il patrimonio artistico e culturale della nostra nazione".

"L'inaugurazione, in programma nella serara del 18 Novembre, è affidata a due nomi che sono sinonimo di qualità: la location è L'Antiq Palace Hotel, che è un palazzo nel centro storico di Lubiana pieno di charme, che fa da cornice ideale alla presentazione da parte di Eataly Trieste di un menù che declinerà proprio tutte le produzioni diversificate delle 20 regioni italiane. Il menù è affidato a Vincenzo Vitola, chef di origini calabresi che vanta una grossa esperienza in giro per l'Europa e per l'Italia sull'utilizzo dei prodotti naturali e dei prodotti tipici delle varie regioni italiane".

"Al di là dell' inaugurazione,è riservata a stampa e rappresentanti istituzionali proprio per diffondere al massimo la cucina italiana, ripeteremo un'iniziativa che si è tenuta l'anno scorso con grande successo: i 6 ristoranti del gruppo Caval e la Capriccio Ristopizza, l'unica pizzeria veramente italiana a Lubiana, per tutta la settimana offriranno menù dedicati all'Italia, basati sull'utilizzo di prodotti originali e autentici. Sebbene ancora non ci abbia detto di cosa si tratti, Capriccio Ristopizza inventerà un tipo di pizza speciale dedicata alla Settimana".

Ci sarà spazio anche per formare gli studenti e i futuri chef?

"Puntare sulla formazione non solo del pubblico ma anche e soprattutto di quelli che saranno i futuri chef è una delle linee guida prioritarie del Governo italiano. Lubiana ospita la sede del Biotecnical Educational Center, un grosso centro educativo e di formazione che tiene anche dei corsi particolari su temi quali nutrizione e alimentazione biologica. Il cuoco di Capriccio Ristopizza spiegherà in una masterclass dedicata agli studenti come si fa, e quali sono gli ingredienti ideali, di una vera pizza italiana, perché la pizza italiana è famosissima in tutto il mondo ma è anche declinata nelle maniere più svariate, magari non completamente corrette. Infatti si è visto di tutto, con le pizze con l'ananas piuttosto che altri accostamenti particolari. Per cui, spegare non solo la valenza di utilizzare i prodotti naturali originali italiani ma anche le tecniche di cottura, l'abbinamento corretto dei vari ingredienti".

In cosa consiste l'evento relativo ai sapori del Carso?

"I sapori del Carso è un altro appuntamento tradizionale qui a Lubiana perché, oltre a rappresentare una regione con una tradizione e una storia di eccellenza nell'utilizzo dei prodotti alimentari nelle ricette, ha anche un significato particolare transfrontaliero. Il Carso occupa i due versanti del confine sloveno e italiano, per cui è anche molto interessante la contaminazione dei prodotti e delle ricette che vengono fatte da questo gruppo di ristoratori, tutti assolutamente motivati e tutti di un livello veramente eccellente".

Considerando anche le esperienze degli anni precedenti, come risponde il pubblico a questo genere di iniziative?

"L'anno scorso, come Agenzia ICE, abbiamo lanciato per la prima volta una campagna di comunicazione su larga scala. Devo dire che ha avuto un successo notevole: molta gente si ricorda ancora di varie copertine e​ articoli pubblicati lo scorso anno su riviste a larga tiratura. Si tratta di iniziatice che ripeteremo senz'altro anche quest'anno. La cucina italiana in Slovenia è molto nota, molto utilizzata, più o meno in maniera corretta, tuttavia spesso viene data per scontata: io credo molto nella comunicazione e nel fatto che il pubblico debba essere comunque informato. La Settimana della cucina italiana nel mondo pertanto è un'ottima occasione per ricordare a tutti quali sono i prodotti autentici e il valore della tradizione della nostra cucina".

Ma non è una cosa positiva anche per gli italiani, quella di non dare per scontata la propria cucina e valorizzare ciò che si mangia?

"Assolutamente sì. Anche se questo è un discorso molto più ampio. In Italia si è assistito negli ultimi anni a dei cambiamenti, soprattutto per le generazioni molto giovani, cresciute ad hamburger, bevande gassate e patatine fritte. Anche se poi in realtà, per motivi di tempo, molti di noi, sia all'interno anche delle famiglie che nei pranzi per via degli orari di lavoro, siamo sempre di corsa, per cui ci buttiamo su tramezzini, panini su insalate e altri cibi veloci. Il buon cibo e la buona cultura hanno evidentemente bisogno di tempo, bisogna avere la giusta mentalità e attenzione per gustare quello che abbiamo nel piatto. Quindi anche l'educazione del pubblico italiano è molto importante nel comprare le cose giuste e nel saperle preparare e gustare.

Antonio Saccone