È stato riaperto nella notte il tratto tra Masone e l'allacciamento con la A10 dell'autostrada Genova-Gravellona Toce, dove il traffico era stato bloccato in seguito al crollo di parte della volta della galleria Bertè.
Alcune lastre di cemento si sono staccate, precipitando sulla corsia centrale delle tre che formano la carreggiata. Fortunatamente, e quasi incredibilmente visto il traffico che percorreva il tunnel, nessun veicolo è stato colpito.
Proprio nelle scorse settimane la procura di Genova aveva chiuso la A26 per verificare la staticità di due viadotti del tratto genovese, e il nuovo crollo ha alimentato ulteriormente le polemiche sulla gestione delle infrastrutture da parte di Autostrade per l’Italia, già sotto accusa per i crolli del ponte Morandi, e lo stato di altri tratti della rete autostradale.
Il ministero delle infrastrutture ha convocato con urgenza la società Autostrade per l'Italia mercoledì alla 10, e l’amministratore delegato della società, Roberto Tomasi, si è detto “dispiaciuto per quello che è successo: procederemo – ha aggiunto - col massimo rigore, su tutti i fronti”. La società si è detta anche pronta a tagliare i pedaggi in Liguria per circa 10 milioni.
La situazione della Liguria però preoccupa gli amministratori locali, come conferma il governatore della regione Giovanni Toti, che ha ribadito la richiesta di “un piano straordinario per la messa in sicurezza, il monitoraggio e la manutenzione delle infrastrutture viarie della Liguria". "Questo ulteriore episodio - ha aggiunto - ci lascia allibiti: da tempo chiediamo di conoscere la situazione di sicurezza di gallerie e viadotti”. “Ho parlato con il ministro De Micheli – ha concluso - che mi pare sia ugualmente allibita".

Alessandro Martegani

Foto: MMC RTV SLO
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