Duecento gallerie a rischio, viadotti sotto osservazione, una rete realizzata in gran parte negli anni ‘60 e che sarebbe ormai giunta al termine del periodo di servizio.
Dal crollo del ponte Morandi, passando per i sequestri dei viadotti della Liguria, fino al distacco dell’intonaco di un tunnel della A26 a dicembre e della A6 pochi giorni fa, la stessa autostrada dove, lo scorso 24 novembre, era crollato un pezzo di viadotto travolto da una frana, la rete autostradale italiana ha rivelato un quadro sconfortante, al centro di polemiche e anche di una trattativa fra il governo e Autostrade per l’Italia, la società che fa capo alla famiglia Benetton e messa sotto accusa per la mancata o insufficiente manutenzione della rete.
Le cifre sono contenute in un rapporto del Consiglio superiore dei lavori pubblici acquisito dalla Guardia di Finanza di Genova: secondo gli esperti i tunnel non sono mai stati adeguati alle più recenti normative, non hanno sistemi di sicurezza, corsie di emergenza e vie di fuga, non sono impermeabilizzati e rischiano di crollare.
La magistratura sta indagando sulla programmazione della manutenzione e sullo stato della rete: ci sono sospetti che i rapporti sulla pericolosità delle strutture siano stati falsificati, e non viene escluso il sequestro di alcune strutture, per evitare nuovi rischi per gli automobilisti.
A livello politico intanto continua la trattativa fra il governo e i gestori delle autostrade, che appare però sempre più in salita: i 5 Stelle spingono perché vengano revocate le concessioni ad autostrade per l’Italia; in questi giorni si era parlato anche di una maximulta, esclusa però dal governo.
Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e la ministra delle Infrastrutture Paola De Micheli puntano a evitare la revoca, ma chiedono una riduzione delle tariffe e il rafforzamento degli investimenti in manutenzione, operazione che però il gestore, che incassa un miliardo di euro l’anno dai pedaggi, non sembra per ora disposto a varare nella misura chiesta dal governo.

Alessandro Martegani

Foto: MMC RTV SLO
Foto: MMC RTV SLO