La sinistra tira un sospiro di sollievo in Emilia Romagna, dove Stefano Bonaccini, presidente uscente della regione sostenuto dal Pd, ha vinto con un buon distacco sull’avversaria della Lega Lucia Borgonzoni.
Il voto era ritenuto una sorta di prova di tenuta per la maggioranza nazionale, e la campagna elettorale della Lega era stata gestita in prima persona da Matteo Salvini che puntava a conquistare una regione considerata tradizionalmente di sinistra.
Il centro destra ha prevalso in Calabria, la seconda regione al voto, ma in Emilia Romagna Stefano Bonaccini, con ormai quasi tutte le schede scrutinate, conduce con un margine consolidato: il presidente uscente ha ottenuto più del 51 per cento, contro il 43,7 di Lucia Borgonzoni. Tiene anche il Pd, primo partito della regione con il 34 per cento, contro il 31 della Lega, che ottiene un buon risultato ma non sfonda.
A determinare il risultato soprattutto l’affluenza, al 67,7 per cento, aumentata di 30 punti rispetto al 2014, quando Bonaccini aveva vinto con il 38 per cento, ma analoga a quella delle europee 2018. Il merito del risultato viene attribuito anche alle Sardine, il nuovo movimento progressista che si era schierato con Bonaccini, e che è stato ringraziato pubblicamente dal segretario nazionale del Pd Nicola Zingaretti.
Dall’altra parte Matteo Salvini non esulta, ma, sottolinea come “dopo 70 anni ci sia stata una partita in Emilia Romagna”.
La spallata al Governo non c’è stata, ma i risultati aprono comunque una serie d’incognite per la maggioranza giallo rossa dopo il crollo dei 5 Stelle, scesi sotto la soglia del 5 per cento in una regione che aveva visto nascere il Movimento che, dopo la decisione di Luigi Di Maio di lasciare la guida del partito, non sembra per ora riuscire a reagire.
Molto male anche Forza Italia, che ha ottenuto poco più del 2,5 per cento, mentre si consolida il risultato di Fratelli d’Italia che in una regione tradizionalmente di sinistra e sostenendo la candidata perdente, ha ottenuto comunque più dell’8 e mezzo per cento.
Il centrodestra si consola con il risultato della Calabria, dove, a scrutinio ancora in corso, la candidata del centro destra, Jole Santelli, ha ottenuto il 55 per cento dei voti, in vantaggio di 25 punti con Pippo Callipo sostenuto dal centro sinistra. Il primo partito della regione è però il Pd con il 15 per cento, con Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia praticamente appaiati fra il 12 e l’11 per cento e i 5 stelle al 7.

Alessandro Martegani

Foto: MMC RTV SLO
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