Il Presidente Pahor ha incontrato Felice Žiža, in rappresentanza dei deputati ai seggi specifici; Žiža ci ha spiegato che sono state prese in considerazioni entrambe le possibilità: le elezioni anticipate e la possibilità della formazione di un altro governo.

"Questa possibilità è abbastanza reale" ha spiegato Žiža. "In realtà il Presidente non ha ancora dato notizie certe. Il dialogo e i confronti sono ancora aperti e ognuno dei partiti politici deve ancora valutare al suo interno, con i deputati presenti alla camera di Stato, con i rappresentanti di partito e con i cittadini che gli hanno eletti. Devono insomma valutare questa possibilità. La situazione verrà chiarita nei prossimi giorni. Noi abbiamo espresso la volontà di collaborare con qualsiasi governo che sia pronto ad accettare il nostro accordo di coalizione che abbiamo fatto con il governo precedente, con il quale abbiamo collaborato bene. Avevamo anche una persona direttamente nel gabinetto del Presidente Šarec che ci metteva in contato sia con il segretario generale del governo sia con il Presidente. Nell’accordo di coalizione erano inserite tutte le richieste per realizzare in maniera concreta tutti i nostri interessi. In parte li abbiamo già realizzati, ma l’accordo andrebbe in questo momento aggiornato. Siamo quindi pronti, ma a condizione che l’accordo venga accettato".

Intende accetatre entrambi gli inviti alle consultazioni per la formazione della nuova coalizione

"Sì, non abbiamo nessun pregiudizio, nessuna difficoltà a partecipare ad ambo i colloqui e siamo aperti a tutte le eventuali altre possibilità che verranno proposte. Io credo che in questo primo giro di consultazioni ci saranno queste le due proposte. Se non accadrà nulla si passerà al secondo giro di consultazioni che dureranno quaranta giorni, oppure il Presidente Pahor deciderà subito di andare a elezioni anticipate".

Si potrebbe sbilanciare? Quale sarà secondo lei la futura coalizione

"Da quello che leggiamo il partito principale, quello democratico, dovrebbe, riuscire a fare un governo in cui Janša sarà presidente. Non credo che ll'SDS sia disposto a dialogare sulla presidenza a Janša. Nuova Slovenia entrerà sicuramente in questa coalizione, il Partito del centro Moderno ci sta pensando seriamente, ma dovrà capire prima quanti saranno i possibili dissidenti interni. Poi troviamo i pensionati del Desus, che sembrano interessati a comporre questo governo. Alla fine, bisognerà fare i conti e vedere quanti deputati saranno disponibili a collaborare con il nuovo governo. Noi abbiamo detto al Presidente Pahor che non vogliamo assolutamente essere l’ago della bilancia".

Dionizij Botter

Foto: UPRS
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