Il Ministero della Salute uscente ha confermato l'ottavo caso di contagio in Slovenia: un medico della Casa della Sanità di Metlika che d'ora in poi rimarrà chiusa e sarà completamente sanificata. Secondo quanto affermato dalla direttrice della Casa della Sanità, il medico è tornato da poco da un viaggio all'estero, passando per l'Italia. Al momento si trova in isolamento alla Clinica per le malattie infettive di Lubiana. È in corso inoltre la ricerca delle persone con cui è stato in contatto: circa 50 pazienti e tutto il personale della Casa della Sanità, una sessantina di persone. Tutti saranno sottoposti al test del tampone.

Il medico è stato in contatto anche con 12 assistiti ed un'infermiera della Casa di riposo di Metlika. Lo ha confermato la direttrice Ivica Larad, precisando che la Casa di riposo è stata posta in quarantena, misure di prevenzione sono già in atto.
Il premier dimissionario, Marjan Šarec, in un tweet, ha scritto che è necessario "contenere la diffusione nella regione senza esitare". Il medico "ha agito scorrettamente e irresponsabilmente, dato che non ha tenuto conto delle raccomandazioni" dell'Istituto nazionale per la salute pubblica. "Le accuse però ora non ci aiuteranno", ha aggiunto Šarec.
Prima di lui è risultato positivo al test un medico del Centro clinico di Maribor, la moglie del farmacista per il quale era stato appurato il contagio giovedì sera. Non è ancora chiaro con quante persone sia entrata in contatto. In questo caso il primo test del tampone è risultato negativo, il secondo invece positivo.
Il farmacista, dopo il ritorno dalle vacanze nel Nord Italia, non è stato in contatto con i pazienti, ma solo con quattro infermiere e cinque medici che sono stati trasferiti su altri posti di lavoro, per non entrare in contatto con i pazienti. Al momento sia il farmacista che la moglie, il medico, sono in isolamento e si sentono bene, il medico non ha nemmeno mostrato sintomi di contagio.
Il ministro della Salute, Aleš Šabeder, ha affermato che il contagio diffuso tra i medici "è lo scenario peggiore possibile", sottolineando che il personale medico contagiato ha contratto il virus mentre si trovava all'estero e non mentre stava svolgendo il proprio lavoro. Il capo dicastero della Salute ha anche lanciato un appello alle organizzazioni dei medici e ai medici stessi di preoccuparsi innanzitutto della propria sicurezza e prevenzione, prima di occuparsi dei pazienti. "Casi del genere non dovranno ripetersi", ha detto ancora il ministro.

E. P.

Foto: Reuters
Foto: Reuters