Preoccupazione a Gorizia per la situazione che si sta creando in città con la chiusura del valico di Sant’Andrea. Dalle 22 di ieri la Slovenia ha applicato infatti le annunciate restrizioni al confine anche per camion, pullman e treni.

La stazione confinaria cittadina è ormai bloccata da ore da file interminabili di camion, che impediscono l’accesso in città alle molte vetture che transitano quotidianamente in quell’area, creando ulteriori incolonnamenti e disagi. Per arginare questa situazione il sindaco Rodolfo Ziberna ha annunciato che cercherà di spostare i mezzi pesanti nel parcheggio della stazione confinaria, in attesa che i doganieri sloveni smaltiscano il traffico.

Una situazione che si è aggravata in queste ultime ore, dopo la decisione della Slovenia di far passare solo i camion diretti nel Paese, impedendo l’accesso invece a quelli che transitano verso Croazia ed Ungheria. Un scelta che il governo sloveno ha fatto dopo che la stessa situazione si era creata ai suoi valichi con Croazia ed Ungheria, dove i controlli introdotti da questi due paesi avevano creato incolonnamenti di chilometri.

Una reazione a catena, che non manca di allarmare i goriziani. Ziberna, infatti, non ha nascosto la sua preoccupazione per l’odierna entrata in carica del nuovo Primo Ministro, Janez Janša, che ha anticipato misure più ristrettive. Una paura che molti nutrono in città, dove negli scorsi giorni il ritorno delle barriere confinarie è stato vissuto come un drammatico ritorno al passato: una ferita che molti sperano si rimargini appena tutto tornerà alla normalità. Ora, però, a Gorizia oltre alla già impegnativa attività per arginare il COVID19 ci sono problemi più stringenti, come quello di gestire i disagi causati dai controlli confinari dei vicini.

Barbara Costamagna

Foto: MMC RTV SLO
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