Le trasmissioni delle emittenti in lingua slovena in Italia, come radio TrstA diventano ancora più importanti in questo periodo, e va posta attenzione alla ricezione dei segnali in tutte le aree in cui è presente la comunità slovena in Italia.
Parte da questa considerazione la lettera, pubblicata sul quotidiano di lingua slovena Primorski Dnevnik, dei presidenti delle organizzazioni della comunità slovena in Italia, Ksenija Dobrila (SKGZ) e Walter Bandelj (SSO).
Nella lettera, inviata al ministro Francesco Boccia e ai vertici nazionali e locali della Rai, le organizzazioni segnalano problemi con la ricezione del segnale radio e tv, e anche lo streaming, aggiungono, funziona solo occasionalmente.
È una lettera – spiega Walter Bandelj, presidente SSO - che abbiamo scritto in considerazione della fase di emergenza che stiamo vivendo: a causa delle misure decise per il Coronavirus molti dipendenti della Rai sono a casa o lavorano con altre modalità, e quindi c’è il rischio che si dimentichino di noi. Le trasmissioni in lingua slovena però devono andare avanti. Il secondo punto – aggiunge – riguarda le frequenze, che in questi giorni si sentono peggio, anche se a dire la verità si tratta di un problema che si era già manifestato in passato, non solo nell’area di Trieste, ma anche nella parte nord est del Friuli Venezia Giulia. Per questo abbiamo deciso di scrivere la governo e la Rai”.
“Fra l’altro – conclude – il 29 aprile c’è la scadenza della convenzione della Rai, una cosa importantissima su cui al momento non abbiamo risposta da parte dell’azienda. In gioco ci sono molte aspetti, come un aumento delle ore di trasmissione di radio e Tv: è una vicenda che, per motivi anche comprensibili al momento, si protrae da tempo, e cercheremo di avere dei colloqui perché la scadenza ormai è vicina.”

Alessandro Martegani

Foto: Primorski dnevnik
Foto: Primorski dnevnik