Trovare un modo per garantire ai 110 mila sloveni che sono proprietari di un bene immobile in Croazia, di raggiungere la loro casa di villeggiatura. E’ stato fondamentalmente questo l’imperativo dell’incontro zagabrese al termine del quale il vice presidente del governo sloveno e ministro all’economia, Zdravko Počivalšek si è dichiarato ottimista sulla possibilità di ripristino del transito turistico tra i due paesi, se non da subito almeno nella seconda parte dell’estate. “Slovenia e Croazia vantano una lunga tradizione di collaborazione in un settore molto importante per entrambi gli stati” ha detto Počivalšek ricordando l’impegno congiunto nella promozione su mercati più lontani, la collaborazione tra gli operatori del comparto ma soprattutto lo scambio di turisti con gli sloveni che d’estate si riversano sulle coste e isole adriatiche e i croati che trascorrono le vacanze invernali nelle località sciistiche della Slovenia. “L’estate scorsa abbiamo registrato un milione e 600 mila presenze slovene con 11 milioni di pernottamenti” ha affermato il ministro croato Gary Cappelli precisando che si tratta di ospiti fedeli che anno dopo anno ritornano. Zagabria da quanto si è potuto capire punta proprio su questo segmento di ospiti ed è propense a una prossima apertura delle frontiere- naturalmente nel rispetto delle misure epidemiologiche- per permettere ai cittadini sloveni con seconda casa in Croazia di trascorrere le vacanze nelle loro proprietà.

Lionella Pausin Acquavita

Foto: EPA
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