Non desiderato in diverse località croate, soprattutto istriane, ma anche in numerosi paesi europei, tra i quali Austria, Germania e Svizzera, potrebbe scandire il suo famoso motto ustascia Za Dom Spremni-Per la Patria pronti nel capoluogo stiriano. Motto al centro in Croazia, qualche giorno fa, della discussa decisione presa dall’Alto Tribunale per le infrazioni che ha stabilito che slogan con il quale inizia Bojna Čavoglave - la canzone che lo ha reso celebre e che fu una delle colonne sonore della Guerra patriottica - non viola la Legge. Da sottolineare l’Immediata reazione della Corte costituzionale che ha invece ricordato che lo slogan ustacia è incostituzionale. Il concerto di Thompson, tra l’altro sold out, è stato sospeso già nel 2017 dalla locale Unità amministrativa su proposta della polizia. La decisione presa qualche giorno fa dal ministero degli Interni di rimuovere l’ordinanza dell’Unita amministrativa che aveva a più riprese vietato il concerto del controverso cantante ora potrebbe far salire Thompson sul palco a Maribor. La decisione presa dal Ministero degli interni si basa sulla posizione espressa dal tribunale amministrativo del capoluogo stiriano secondo cui l’organizzatore dell’evento è in grado di impedire l’incitamento all’odio etnico e le provocazioni. La decisione presa dal ministero degli interni sta creando un polverone sulla scena politica nazionale e rischia di destabilizzare gli equilibri all’interno della coalizione di governo. Il leader degli SD, Tanja Fajon ha annunciato la volontà di inoltrare un’interpellanza ai danni del Ministro degli interni Aleš Hojs per l’esonero del direttore dell’Ufficio investigativo nazionale, Darko Muženič e soprattutto per aver accolto il ricorso che riguarda il divieto di esibizione del musicista croato, Marko Perković - Thompson a Maribor. Questa decisione ha indignato anche i restanti partiti dell’opposizione, ma anche il Desus e l’Smc della coalizione di centro destra. L’opposizione sostiene infatti che tale decisone spalanca le porte al movimento ustascia in Slovenia. Il Minsitro Hojs ha precisato che il movimento ustacia è da ripudiare e che l’organizzazione del concerto è a scopo di lucro e non presenta gli elementi per ritenersi un reato. Indizi o sospetti, così Hojs, non sono sufficienti per vietare l’evento. Critica anche la comunità serba di Slovenia la quale sostiene che i concerti di Thompson vengono spesso accompagnati da tumulti e rappresentano un’occasione per esprimere l’odio nei confronti delle comunità serba, ebraica e quella rom.

Dionizij Botter

Foto: MMC RTV SLO
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