Il governo di Lubiana ha ieri sera approntato il testo della proposta di legge d'intervento per limitare l'impatto economico di un'eventuale seconda ondata di contagi da Coronavirus. Il testo sara' sottoposto alla revisione della Camera di Stato. La proposta prevede la proroga della misura di aspettativa dal lavoro sovvenzionata dallo Stato almeno fino alla fine di luglio e l'introduzione di un'applicazione di monitoraggio che permetta di verificare se si e' entrati in contatto con una persona affetta da Coronavirus. L'installazione dell'app, che ricadra' sotto la responsabilita' del Ministero della Pubblica Amministrazione, sara' gratuita e su base volontaria, ad eccezione dei casi che risulteranno positivi al Covid-19 e a cui lo Stato ha imposto la quarantena. Al contempo l'applicazione non consentira' di identificare l'utente in conformita' con le leggi di protezione dei dati personali. Non si e' invece discusso di quanto trapelato da indiscrezioni, ovvero della possibilita' di limitare la partecipazione agli eventi pubblici, fissata al momento a 500 persone. Milan Krek, a capo dell'agenzia per la sanita' pubblica, ha spiegato che la misura risulta di fondamentale importanza per limitare la diffusione del virus tra la popolazione. Nel mese di maggio il numero di contagi era vicino allo zero, mentre a meta' giugno questo e' aumentato drasticamente, ha sottolineato Krek. Un'importante modifica al maxipaccheto di aiuti dopo la crisi coronavirus prevede inoltre che sara' lo Stato a pagare le indennita' per eventuali periodi di quarantena imposti ai dipendenti che si recheranno oltreconfine e ai quali il datore di lavoro non potra' assicurare la possibilita' del lavoro da casa. Hanno diritto ad un'indennita' anche i dipendenti a cui e' stata imposta la quarantena dopo che sono entrati in contatto con una persona infetta. Durante la sessione il governo ha inoltre discusso dell'attuale situazione epidemiologica non escludendo la possibilita' dell'introduzione di misure aggiuntive per arginare i contagi.

Maja Novak

Foto: Pixabay
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