Difficile sottrarsi al fascino dei manifesti d'epoca. Quelle immagini stilizzate e un po' sognanti dal tratto elegante, emblema di una pubblicità ancora agli albori, possiedono un nonsoché, un glamour, una grazia che non cessa di attrarre e di sedurre. Una vera e propria forma d'arte, il cartellonismo d'altri tempi, che ha nel triestino (di origine dalmata) Marcello Dudovich uno dei nomi più noti e celebrati. Nato nel 1878 e morto nel 1962 (a Milano, dove trascorse buona parte della sua vita), a lui si devono alcuni dei manifesti più iconici come quelli realizzati per il cappello Borsalino o i grandi magazzini La Rinascente, e poi per Campari, Martini, Pirelli, manifesti che hanno la dignità artistica di un quadro, immagini che sono nella memoria collettiva. Adesso, fino al 10 gennaio, Trieste dedica una mostra a questo suo straordinario concittadino, come ha fatto, tra il 2018 e il 2019, col suo maestro, a sua volta grande illustratore e cartellonista pioniere della pubblicità, Leopoldo Metlicovitz. Già prevista dalla scorsa primavera e poi annullata a causa della situazione sanitaria, la grande mostra alle Scuderie di Miramare, voluta dal Museo storico del Castello e del Parco a cura di Roberto Curci e Nicoletta Ossanna Cavadini, ha un taglio particolare, esplicitato dal titolo "Marcello Dudovich (1878-1962). Fotografia fra arte e passione". Sono trecento opere, in buona parte (ma non solo) fotografie inedite provenienti da collezioni pubbliche e private. L'idea è quella di mettere in relazione gli scatti fotografici e i manifesti per indagare la tecnica di lavoro dell'artista, con un percorso completo che dall'ispirazione spesso data dalla fotografia passa al bozzetto o al disegno per arrivare al manifesto finito. Tra i soggetti prediletti, le donne: volti del cinema dei "telefoni bianchi" o amiche altolocate, dalla vita agiata e spensierata, protagoniste di quel bel mondo che Dudovich, personalità brillante e mondana, frequentava abitualmente. (ornella rossetto)

Foto da sito miramare.beniculturali.it
Foto da sito miramare.beniculturali.it