Sono cominciate ad arrivare le delegazioni e partecipanti all'omaggio dei presidenti Borut Pahor e Sergio Mattarella alla Foiba di Basovizza e al monumento ai 4 fucilati antifascisti sloveni, prime tappe della visita dei due Capi di Stato a Trieste in occasione della restituzione del Narodni dom alla comunità slovena in Italia.
Le operazioni procedono in un clima sereno, anche se le misure di sicurezza sono strettissime: le forze dell'ordine hanno steso un cordone di sicurezza attorno ai due siti, bloccando tutte le persone e i veicoli non autorizzati.

Sui siti sono già schierati reparti militari e delle forze dell'ordine per rendere gli onori ai due capi di Stato.
Ammesse alle due brevi cerimonie solo le personalità invitate, accanto a cameramen, fotografi e giornalisti che comunque saranno tenuti a distanza. Il traffico in ogni caso scorre regolarmente, nonostante le presenze in aumento nel piccolo borgo dell'altopiano.
Fra i primi ad arrivare i rappresentanti delle associazioni degli esuli, guidate dal presidente di Federesuli Antonio ballarin.
Finora non c'è traccia di proteste o manifestazioni, anche se l'Unione dei combattenti per i valori della lotta popolare, accanto ad altre associazioni, si sono sistemati al confine per protestare contro la decisione del presidente Pahor di partecipare all'omaggio congiunto con Sergio Mattarella.

(Red)

Foto: MMC RTV SLO/Paternus
Foto: MMC RTV SLO/Paternus