Alla fine, hanno prevalso i dubbi e le contrarietà interne alla dirigenza del Movimento 5 Stelle piuttosto che il voto sulla piattaforma Rousseau, che aveva dato via libera alle alleanze: Pd e 5 Stelle si preseteranno divisi alle prossime elezioni regionali del 20 e 21 settembre.
Se si esclude la Liguria, dove le due forze di governo hanno presentato un unico candidato, Pd e 5 Stelle correranno separati in Campania, Toscana, Valle d’Aosta, Veneto, Marche e Puglia. Proprio le ultime due regioni erano state al centro di un appello del premier Giuseppe Conte che aveva definito l’eventuale mancato accordo “un’occasione sprecata”.
Il Pd si era detto disponibile a trattare, lo stesso Beppe Grillo era favorevole, ma alla fine hanno prevalso i dubbi dei vertici dei 5 Stelle, nonostante lo stesso Di Maio avesse definito “opportuno investire ogni energia per trovare degli accordi laddove sia possibile”. Il Pd ora dovrebbe fare un appello al voto disgiunto agli elettori dei 5 Stelle, ritenendo i propri candidati alla presidenza gli unici in grado di sfidare e battere il centro destra.
La vicenda però ha messo in evidenza le distanze fra le due forze di governo, a partire dalla sfida per il comune di Roma, forse il punto più critico per il rapporto fra Pd e 5 Stelle. La ricandidatura di Virginia Raggi non è stata accolta con favore dal Pd, alimentando le divisioni fra i due partiti: "A Roma serve voltare pagina – ha detto il segretario del Pd Nicola Zingaretti - e costruire una grande alleanza di rinnovamento che ridia a Roma quello che merita, e questo non coincide con l'attuale sindacatura, che è stata il principale problema di Roma degli ultimi anni".
La tensione è poi alimentata anche dalle voci su un possibile rinvio delle elezioni se i contagi aumentassero. Voci smentite seccamente dal governo, ma che hanno provocato la reazione del centro destra. La leader di Fratelli d’Italia. Giorgia Meloni, ha accusato la maggioranza di voler gettare il paese nel panico “per rimandare l'avvio dell'anno scolastico, a cui sono del tutto impreparati, e le elezioni che sanno di perdere”.

Alessandro Martegani

Foto: MMC RTV SLO
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