Le autorità rivali della Libia hanno riferito di aver raggiunto un accordo su una tregua immediata. Lo ha reso noto il Governo di accordo nazionale libico, guidato da Fayez al Sarraj. Una conferma arriva anche da parte dal portavoce del Parlamento di Tobruk, che sostiene il generale ribelle, Khalifa Haftar. Lo stesso Hafrat per il momento non ha commentato l'intesa raggiunta.
Secondo quanto riporta la BBC, il premier al Sarraj, in un post su Facebook ha affermato di aver "ordinato a tutte le unità dell'esercito di cessare il fuoco e fermare tutti i combattimenti nell'intero territorio della Libia". La decisione è stata presa a causa della situazione attuale che sta vivendo il Paese e alla luce dell'emergenza coronavirus. Nel contempo arriva anche un appello di Tripoli, nella speranza di una ripresa del processo politico che "porti a nuove elezioni a marzo" dell'anno prossimo. "Prendendo l'iniziativa di annunciare il cessate il fuoco, il presidente del Consiglio presidenziale afferma che l'obiettivo definitivo è quindi quello di recuperare la piena sovranità sul suolo libico e l'uscita delle forze straniere e dei mercenari".
Le due parti hanno anche raggiunto un accordo sulla ripresa della produzione e dell'esportazione del petrolio. I proventi andranno a un conto esterno della Banca nazionale libica, da cui si attingerà solo dopo un'intesa comune.
Uno dei maggiori alleati di Haftar, il presidente egiziano, al Sisi, e anche le Nazioni Unite, hanno già salutato l'accordo tra le due parti. Secondo la missione Onu in Libia si tratta di un'iniziativa "coraggiosa". Soddisfatte anche le cancellerie occidentali.


E. P.

Sirte Foto: Reuters
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