Non era mai successo prima ed onestamente, visto il periodo, ci saremmo aspettati che se la Barcolana fosse stata annullata lo sarebbe stata per il Covid. Ed invece è stato il maltempo a bloccare la regata. Troppo pericoloso mettersi in mare con le forti raffiche di vento che spazzano il Golfo di Trieste. Decisione difficile e coraggiosa quella presa dal presidente della Società velica Barcola e Grignano, Mitja Gialuz, la società che organizza l'evento. Lo stesso Gialuz ha sottolineato che in un certo senso sia liberatorio che il vento batta il Covid, ovvero che la gara sia stata fermata dallo stesso evento naturale che la rende possibile. Ci si aspettava che la decisione potesse scontentare, in particolare, chi a Trieste era venuto per vincere, come il campione in carica, Gašper Vinčec. Queste, invece, le parole del velista sloveno: “le condizioni meteo sono molto impegnative; non si può andare in mare perché con il vento a 30-40 nodi è molto pericoloso. Sappiamo che solo 10 o 20 barche iscritte sono preparate per andare con questo vento. Gli altri partecipano alla Barcolana per divertirsi perché è sempre una bellissima manifestazione. Io nel corso della mia carriera sono rimasto molte volte a terra, o perché non c'era vento oppure perché ce n'era troppo. In questi casi devi sempre prenderla con un sorriso e sportivamente. La direzione ha preso questa decisione e veramente non c'è altro da fare, non bisogna correre rischi inutili. La prendo anche questa volta con un sorriso e con sportività; rimaniamo i detentori della coppa, gli ultimi vincitori e per un altro anno ognuno può ancora sperare di batterci”.

Davide Fifaco

Foto: MMC RTV SLO
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