Come annunciato, la Commissione Europea ha approvato un quarto contratto con le aziende farmaceutiche Pfizer e BioNTech per l’acquisto di 200 milioni di dosi che saranno distribuite tra tutti i paesi membri dell’Unione Europea, con la possibilità di poter richiedere ulteriori 100 milioni di dosi da ripartire nel momento in cui si sarà dimostrata la sicurezza e l’efficacia del vaccino contro il Covid-19. I vaccini saranno suddivisi, come abbiamo detto, tra tutti gli stati dell’Unione, e i paesi più ricchi potranno donare o reindirizzare dosi di vaccino ai paesi a reddito medio e basso.

Secondo la commissaria europea alla salute Stella Kyriakides le prime dosi di vaccino dovrebbero essere disponibili tra la fine del 2020 e l’inizio del 2021, sempre che gli organismi di controllo del farmaco diano la luce verde per la sua commercializzazione.

Nel frattempo gli stati membri dovranno presentare un piano di distribuzione del prodotto dettagliato che tenga anche conto delle circostanze in continua mutazione, delle caratteristiche del vaccino della Pfizer- BioNTech che necessita per la sua conservazione di temperature molto basse, che possono essere garantite solo da centri specializzati; e delle sue caratteristiche peculiari che lo rendono attualmente sicuro solo su alcune categorie della popolazione.

Per gli altri comunque dovrebbero essere disponibili vaccini più classici prodotti da altre tre case farmaceutiche, AstraZeneca, Sanofi-Gsk e Johson and Johnson, con le quali la Commissione ha già firmato contratti di preacquisto.

Barbara Costamagna

Foto: Reuters
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