Regioni e Governo continuano a confrontarsi sulle possibili aperture per Natale. Il presidente del Piemonte, Alberto Cirio ha dichiarato: “Noi vogliamo vivere un Natale normale, ma, se immaginiamo di farlo come qualcuno ha vissuto le settimane dell'estate, a gennaio o febbraio ritorneremo in questa situazione e non possiamo permettercelo".

La sottosegretaria alla Salute, Sandra Zampa ha spiegato che il governo farà di tutto affinché il Natale sia reso più tradizionale possibile, ma è ovvio che non si potrà minimamente cedere alla tentazione di comportarsi come in estate.

Il governatore della Lombardia, Attilio Fontana, ha invece parlato di un miglioramento dell'indice Rt nella regione da lui pilotata ma aggiunge la necessitò di una cautela iniziale nel cercare di mettersi in sicurezza, perché la volontà è quella di fare il Natale e di farlo con una certa libertà.
"Questi miglioramenti non sono determinati dal lockdown dello Stato, perché gli effetti di una misura si vedono dopo almeno 15 giorni. Adesso stiamo vivendo i risultati che derivano all'ordinanza della Regione Lombardia del 22 ottobre. Tra qualche giorno inizieremo a vedere i risultati del lockdown nazionale" ha concluso Fontana.

Intanto il governo valuta uno scostamento di bilancio, da 20 miliardi che dovrebbero servire per interventi da introdurre nel 2021, ma non è escluso che questi fondi possano servire già adesso.

Novità anche sul fronte scuola. La ministra all'Istruzione, Lucia Azzolina, ha dichiarato: "L'apertura della scuola non comporta rischi semmai il rischio è la chiusura della scuola". "C'è un regionalismo delle diseguaglianze in questo momento: alcuni bambini vanno a scuola in zone rosse e altri non ci vanno anche se non in zone rosse. Credo il problema sia culturale: la scuola è sempre stata trattata come la Cenerentola del Paese da tutti i punti di vista, anche dei tagli; oggi questo sta cambiando, anche in legge di bilancio e anche dal punto di vista dell'attenzione delle famiglie, degli studenti, dei media", ha aggiunto la ministra, che ha concluso spiegando: "Sarò veramente soddisfatta quando tutti i ragazzi, soprattutto quelli delle superiori, potranno tornare in classe".

Davide Fifaco

Luminarie e mercatini Foto: Radio Capodistria/Davide Fifaco
Luminarie e mercatini Foto: Radio Capodistria/Davide Fifaco