I presidenti Borut Pahor e Sergio Mattarella così annotano nel comunicato: “Siamo entusiasti che Nova Gorica e Gorizia saranno “Capitale Europea della Cultura 2025” con il progetto “Go! Borderless”. Questo è un meraviglioso esempio della costruzione di un futuro comune nell’Unione europea. L’identità europea comune nasce valorizzando la cooperazione e l’armonia delle diverse lingue e culture che la arricchiscono. Ci congratuliamo con entrambe le Gorizie e ci auguriamo che attraverso questo progetto approfondiscano il processo di cooperazione nello spirito di “Due Gorizie – una città”. Gorizia e Nova Gorica lavoreranno quindi insieme per progettare nel 2025 gli eventi artistici e il programma di attività con l’obiettivo di sottolineare la ricchezza della diversità culturale europea, la sua storia condivisa e il suo patrimonio. Concetti che hanno ancora più valore per le due città che condividono la stessa piazza anche se appartengono a due Stati diversi: “il senso del progetto “Borderless” è proprio quello di raccontare una storia in cui memorie passate e visioni del futuro si mescolano per concretizzarsi in una strategia culturale efficace che contribuirà al miglioramento della qualità della vita dei cittadini dell’intera area di confine, si legge sul sito ufficiale. “Nova Gorica e Gorizia condividono lo stesso impegno: divise dai conflitti nel passato, ma unite nel presente dall’amicizia e dall’intensa cooperazione, le due città si sono date l’ambizioso obiettivo di diventare una Capitale Europea della Cultura transfrontaliera“. Alla candidatura hanno lavorato per 24 mesi i comuni di Nova Gorica e Gorizia e l’Istituto di sociologia internazionale di Gorizia che da oltre 50 anni lavora sui confini nelle società europee e il loro superamento. In lizza c'erano pure Lubiana, Pirano e Ptuj, che sono state invitate a sostenere il progetto congiunto delle due città. (mid)